Sant’Arpino, un flash mob per sentirsi liberi dal Covid

di Redazione

Una piazza sonnolenta all’ora del tramonto all’improvviso si è trasformata in una grande pista da ballo.  E’ accaduto tutto all’improvviso venerdì sera in Piazza Umberto I, quando svariati ballerini hanno dato vita al flash mob “Il Ballo, un rituale d’amore per sentirsi liberi dal Covid”. A promuovere l’iniziativa è stato un gruppo di scuole di ballo, tra cui si segnalano: Terry Dance di Sant’Arpino, Nancy Dance di Cardito, Pasquale Lubrano della Free Dance di Frattamaggiore, Emanuela di Sara Dance di Caivano.

Ad ispirare l’iniziativa è stata la volontà di riprendere presto a ballare nei luoghi pubblici ritenendo il ballo un utile strumento per “liberare energie positive” in grado di “aiutare la società a riprendersi dopo il brutto momento della pandemia e a guardare il futuro con fiducia”. Significativo il messaggio letto ad inizio serata dall’ideatore e coordinatore del flash mob, Mimmo Limone, che da sempre promuove eventi di aggregazione sociale e di particolare fascino folkloristico. “Il Ballo, un rituale d’amore per sentirsi liberi dal Covid. E’ questo il titolo che abbiamo voluto dare al nostro flash mob, – ha esordito Limone – un evento rapido e improvviso che abbiamo voluto organizzare nella nostra meravigliosa Piazza Umberto I, il nostro salotto cittadino, in cui campeggia il maestoso e seicentesco Palazzo Ducale ‘Sanchez de Luna’.

Come tutti i flash mob, anche il nostro era mosso da una finalità comune ovvero invocare la possibilità di riprendere a ballare negli spazi pubblici perché riteniamo che il Ballo è un rituale collettivo che esprime libertà e amore. In questo frangente storico il ballo è più che un gesto simbolico: è la consapevolezza di riappropriarsi di quella libertà piena che è necessaria anche per farci sentire “liberi” da quelle angosce che ha seminato nei nostri cuori, nelle nostre case, nella nostra società il Covid. Certo, occorre prudenza e precauzione ma non dobbiamo dimenticare che il ballo è una canzone del corpo. Sia essa di gioia o di dolore; è una poesia in cui ogni parola è un movimento. Il ballo, come ci ricorda qualcuno, sa parlare il linguaggio dell’amore, quello che detta il cuore e la ragione non conosce. Il ballo, riteniamo, che in questo momento può liberare energia positive e trasformarsi in forza d’animo e fisica per aiutare la società a riprendersi e a guardare il futuro con fiducia”.

“Non a caso – ha concluso Limone – abbiamo scelto di ballare il nostro flash mob sulle note di Jerusalem che è una canzone di pace e di speranza, un’espressione d’amore, un invito a riprenderci e a camminare tutti con entusiasmo liberando l’uomo dalla pesantezza delle cose favorendo ciò che fa star bene l’uomo ed eleva l’anima. La danza è una di quelle attività in cui l’uomo si trova totalmente impegnato: corpo, cuore e spirito! Si aprano le danze!”.

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