Anche nel 2020 il Festival del Cinema dei Diritti Umani si farà, avvalendosi anche degli strumenti digitali che tutti noi abbiamo imparato a conoscere in questi mesi di quarantena obbligata e smart-working. Ad annunciare l’apertura del XII concorso cinematografico sono stati il coordinatore Maurizio Del Bufalo e i componenti del Direttivo del Festival nelle scorse ore. Il titolo dell’edizione di quest’anno, “Diritti in Ginocchio – Pandemia, sovranismi e nuove discriminazioni”, è la conferma che la dodicesima edizione del Festival sarà dedicata alle conseguenze della pandemia da coronavirus sui Diritti Umani in ogni angolo del mondo.
Il bando, che potete visionare al seguente link, rimarrà aperto fino al 30 agosto e gli organizzatori hanno invitato tutti a diffonderlo. Potranno partecipare al concorso le opere realizzate dal novembre 2018 che facciano riferimento a tutti i Diritti Umani, conformemente alle indicazioni dell’art. 2 del bando. Nel bando inoltre ci sono le istruzioni per iscrivere le opere alla piattaforma Film Freeway.
Quattro le categorie in cui si articolerà il Festival: Doc, Short, Youth e Ciak Migraction. Novità assoluta di questa edizione, Ciak Migraction è destinata a opere realizzate da giovani autori migranti e a opere che contribuiscano a una narrazione positiva e reale delle migrazioni, delle seconde generazioni e delle condizioni di inclusione nel tessuto sociale dei Paesi europei. Contestualmente al lancio del concorso sono state annunciate le date in cui si terrà il Festival, dal 17 al 28 novembre, mentre è ancora in fase di definizione come sarà organizzato.