Aversa (Caserta) – Il pesante macigno dei 30 casi di Covid-19 “attivi” in città (ma potrebbero essere molti di più a causa dei tanti asintomatici) ha spinto l’amministrazione Golia ad imporre la mascherina ad ogni ora del giorno anche all’aperto in luoghi pubblici e privati aperti al pubblico. Una decisione che ha bisogno anche di controlli e persuasione, cosa che in questo fine settimana è avvenuto puntualmente con in campo carabinieri della locale compagnia, coordinati dal maggiore Terry Catalano, della Polizia municipale guidata dal comandante Stefano Guarino e i volontari del Nucleo Cittadino della Protezione Civile, coordinati da Luca Abate, hanno effettuato diversi controlli nei posti più congestionati della città normanna, in particolare le strade del centro storico cittadino e nel Parco Pozzi, preso d’assalto a causa del grade caldo di queste ore.
In generale, l’ordinanza del sindaco Alfonso Golia sembra aver raccolto l’adesione della stragrande maggioranza dei cittadini che ha timore di incappare nel contagio di ritorno che sta investendo la città a causa della noncuranza e del menefreghismo di molti, soprattutto giovani, che non hanno utilizzato alcuna precauzione mentre erano in vacanza, come i numeri stanno tristemente a dimostrare. In particolare, nel corso dei controlli da parte degli agenti di polizia municipale, un uomo, padre e convivente di un giovane risultato positivo al tampone e, come tale, anch’egli sottoposto alla quarantena obbligatoria, è stato sorpreso all’interno del proprio negozio. Immediata la segnalazione alle autorità deputate e il provvedimento di chiusura temporanea dell’esercizio commerciale.