Il litorale casertano, tra Mondragone e Cellole, invaso da una chiazza di colore scuro (giallo-marrone), di non precisata natura e per la quale si attendono analisi ufficiali dell’Arpac. Potrebbe trattarsi di mucillagine prodotta da alghe, quindi di cause naturali, come emerso dai primi dati dei rilievi dell’agenzia regionale per la protezione ambientale (leggi qui).
“Per tutta la giornata di ieri – fanno sapere dal Wwf – abbiamo monitorato il tratto di litorale di Baia Domizia Sud, reso zona non balneabile a causa di una chiazza di colore giallo/marrone. Diverse le segnalazioni e diverse le fonti, che hanno fatto attivare la guardia costiera di Mondragone, la Capitaneria di Porto di Pozzuoli e l’Arpac per identificare la natura e la fonte di inquinamento. Ora ci sono indagini in corso e aspettiamo un intervento anche da parte della Procura di Santa Maria Capua Vetere. Tutte le autorità sono intervenute tempestivamente, ma è indispensabile una svolta”.
“Il ‘dopo’ emergenza ci preoccupa, cosa si vuol fare del nostro litorale?”, si domandano dal movimento ambientalista, sottolineando: “Nella giornata di ieri mentre si esaltava la bellezza delle nostre spiagge, contemporaneamente, abbiamo dovuto fare i conti con l’ennesimo fenomeno di inquinamento. Ci aspettiamo dalle istituzioni competenti un’azione non semplicemente repressiva, ma strutturale e politica. Strutturale in quanto non inquinare costa e quindi i sistemi e gli impianti di depurazione vanno assolutamente potenziati e modernizzati. Politica perché i politici devono assolutamente disegnare un progetto del nostro territorio che sia compatibile con la sua vocazione fatte di eccellenze ambientali: non è possibile attirare il turismo di qualità e subire, contemporaneamente, questi fenomeni in una fase in cui si sta provando ad uscire dalla crisi che ha subito il settore. Ci aspettiamo una risposta forte e celere dalla politica. Il Wwf continuerà a fare la sua parte”. IN ALTO IL VIDEO