Migranti in fuga dai centri di accoglienza. Conte: “Inflessibili con gli irregolari”

di Redazione

Fughe dai centri di accoglienza: continuano a scappare i migranti arrivati in Italia. Una cinquantina di tunisini hanno scavalcato la recinzione evadendo dalla tensostruttura di Porto Empedocle (Agrigento); una ventina si è dileguata dal centro di Campomarino (Campobasso) dove erano in 83. Le forze dell’ordine stanno cercando i fuggitivi.  Una decina di giorni fa, sempre dalla stessa tensostruttura della Protezione civile dell’Agrigentino, erano scappati un centinaio di immigrati. In Molise, i clandestini erano arrivati nella struttura “Sweet Dreams” due giorni fa ed erano in quarantena in via precauzionale nonostante fossero risultati negativi ai test sul Covid-19.

A proposito della fuga, il premier Giuseppe Conte ha evidenziato: “Non possiamo tollerare che si entri in Italia in modo irregolare e che in questo momento, dopo tanti sacrifici fatti dagli italiani, i risultati siano vanificati da migranti che tentano di sfuggire alla sorveglianza sanitaria”. “Non ce lo possiamo permettere dobbiamo essere duri, inflessibili”, ha aggiunto.

La notizia è stata subito commentata negativamente dalle opposizioni che accusano il governo di essere assente e vacuo dinanzi a questa nuova emergenza migratoria in Italia. “Riprendono copiosi gli sbarchi a Lampedusa e in altre coste della Sicilia. – ha affermato la deputata di Forza Italia, Matilde Siracusano, sulla nuova fuga – I centri di prima accoglienza, incredibilmente sovraffollati, sono sempre più una bomba ad orologeria. Nelle ultime ore nuovi arrivi e nuove fughe. Come a Messina, dove nell’ex caserma Gasparro di Bisconte – già teatro nelle scorse settimane di incidenti ed ‘evasioni’ – sono giunti nelle ultime ore una trentina di clandestini che hanno nuovamente portato la struttura al collasso. Si registrano, inoltre, nuove fughe e nuovi tentativi di bypassare le indicazioni date dalle forze dell’ordine”.

“Il sindaco di Messina aveva chiesto e disposto la chiusura dell’hotspot. Provvedimento bloccato dal prefetto della città dello Stretto. Adesso deve essere il governo nazionale a dare risposte immediate. Conte e Lamorgese stanno sottovalutando la situazione e, con questo atteggiamento, mettendo a rischio la popolazione siciliana. L’emergenza sanitaria esiste ancora, non possiamo permetterci zone d’ombra e dobbiamo immediatamente garantire la legalità in tutti i Cpa. Il governo batta un colpo”, è l’appello della Siracusano.

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