Aversa, caso “Belli di Mamma”. Forleo: “Lo stabile è in gran parte a rischio crollo”

di Redazione

Aversa (Caserta) – Francesco Forleo, consigliere comunale di maggioranza del Partito Democratico, interviene sulla proposta del consigliere di opposizione Gianluca Golia, riportata in un articolo del 10 agosto scorso apparso su Pupia, relativa all’interdizione al traffico veicolare di via San Paolo durante i weekend nelle ore in cui la Ztl è attiva, eccetto per i residenti ed i gestori dei locali. Proposta che sarà portata presto in Consiglio comunale: leggi qui.

Pur ammettendo la positività di un’eventuale interdizione alla auto in via San Paolo, pieno centro storico dove svetta il millenario Duomo di costruzione normanna, secondo Forleo “il problema è fondamentalmente di sicurezza, ovvero di controllo di alcuni gruppi di ragazzi schiamazzanti e brilli immersi nella fiumana del fine settimana, cosa ancora più grave ed incosciente in un momento in cui si sta avendo la ricomparsa di nuovi casi Covid in Campania”.

“Il consigliere Golia – continua Forleo, responsabile della Ginecologia dell’ospedale ‘Moscati’ di Aversa – parla di una presunta assurda ‘guerra’ del Comune nei confronti del gestore di un noto locale che, ‘al di là di ben quattro multe subite in poche settimane per occupazione di suolo pubblico, una assurdità date le disposizioni post pandemia, è stato costretto a ricorrere al Tar per ottenere una risposta da parte dell’ente sulla propria richiesta di mettere tavolini su suolo pubblico’. Il consigliere, come il sottoscritto, è ben consapevole delle dimensioni e della dislocazione del locale in questione, e dovrebbe pertanto considerare qualche criticità già da me sottolineata replica. Ovvero: ignoriamo per un momento la posizione ad angolo strada del locale, di circa 10 metri quadrati, che, con la concessione di 14 metri quadrati di suolo pubblico antistanti, ostacolerebbe comunque la viabilità anche solo dei residenti con potenziale rischio fisico dei clienti. E’ innegabile l’evidenza che il locale faccia parte di uno stabile inagibile e per 2/3 a rischio di crollo. Repetita iuvant, dicevano i latini, pertanto ribadisco quanto già asserito in una precedente replica, domandandomi, e domandando al consigliere, come mai nel dicembre 2017 un’ordinanza a firma del dirigente Serpico decretava l’inagibilità dello stabile costringendo ad un immediato sfratto due anziane inquiline che vivevano lì da oltre 40 anni ed alcuni servizi commerciali? Come mai solo per questi testè citati è valso lo sfratto ed ad oggi nessuno è stato reintegrato? Come mai la medesima ordinanza che prevedeva anche l’inizio dei lavori entro 15 giorni ad oggi non è stata ottemperata?”.

“Lo stabile è da brivido, giudichino i cittadini”, dice Forleo, che ha inviato in redazione alcune immagini (sfoglia la galleria in alto) e chiesto, il 9 agosto scorso, “una immediata verifica ai Vigili del fuoco insieme ad un altro stabile adiacente disabitato da anni ed anch’esso in cattivo stato”. “Trattasi, caro consigliere Golia, – conclude il medico aversano – di sicurezza cittadina, ivi compreso il proprietario del locale e dei suoi clienti, oltre ovviamente per i passanti e per gli abitanti degli stabili contigui o adiacenti”. IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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