Aversa (Caserta) – Sulla vicenda delle continue multe al locale “Belli di Mamma” e al “silenzio diniego” all’istanza del titolare di poter utilizzare uno spazio pubblico per i tavolini, interviene nuovamente il consigliere comunale di opposizione Gianluca Golia, anche alla luce del commento alle precedenti dichiarazioni di quest’ultimo da parte del consigliere di maggioranza Francesco Forleo (leggi qui).
“Senza alcuna polemica ma sempre con la stima che nutro nei confronti del consigliere Forleo – esordisce Gianluca Golia – mi vedo costretto a rispondere e chiarire alcuni punti della sua dichiarazione rispetto alla situazione ‘Belli di Mamma’. Innanzitutto, mi sembra assurdo che dei tavolini vengano classificati come ‘armi improprie in caso di risse’; quindi i tavolini degli altri esercizi commerciali che occupano spazi cittadini, sono diversi? Un tavolino ha una classificazione specifica quando viene acquistato? E se venissero usate le lattine di coca cola come armi improprie o le bottiglie o i bicchieri? Insomma, a me sembra una motivazione blanda. Di continuo possiamo focalizzare l’attenzione sulla posizione in cui è ubicato il locale (in un angolo tra via San Paolo e Piazza Duomo) e la difficoltà delle macchine nel percorrere quel tratto di strada ma: è l’unica zona di Aversa dove è complicato muoversi in auto in certe ore ed in certi giorni della settimana? Il tutto condito da una segnaletica stradale da film comico, dove non si sa se sia senso unico ed in quale direzione soprattutto, il che rende la presenza delle auto in sosta ‘illegittima’”. A tal proposito, proprio qualche giorno fa il consigliere del centrodestra ha protocollato una mozione nella quale chiede che Via San Paolo e piazza Duomo vengano rese Ztl durante i fine settimana “così da garantire ulteriormente la sicurezza dei pedoni”.
Per quanto riguarda l’agibilità dello stabile citata da Forleo, anche qui, secondo Gianluca Golia, bisognerebbe fare una riflessione: “Se continua ad esistere quel locale vorrà dire che per legge può starci. Ecco, alla luce di questi piccoli dettagli, ancora oggi mi risulta di difficile comprensione (sicuramente per limiti miei a quanto pare) il perché vengano concesse determinate opportunità a certi locali (opportunità date con un Dpcm) e ad altri no. Spero che presto si possa fare chiarezza e dare a tutti le stesse opportunità”. E’ chiaro che Forleo, più che da politico, ha parlato da residente scocciato della situazione nella zona. Ma Il problema di via San Paolo è il problema di tutte le zone di movida della città e non sembra che altrove si utilizzi il bastone contro quei locali. Affrontare il problema globalmente tenendo presente le esigenze di tutte le parti in gioco è il vero compito del politico, altrimenti si fa altro, ma non politica. Ovviamente in tutto questo spicca la totale assenza di sindaco e assessore al ramo.