Aversa (Caserta) – “E i signori del cambiamento, alla fine, una cosa originale l’hanno fatta: si sono approvati il bilancio a minoranza. E con la minoranza”. L’ex consigliere comunale Francesco Di Virgilio commenta con amara ironia quanto accaduto lunedì in consiglio comunale ad Aversa.
“La pervicacia del brillante sindaco che ha voluto a tutti i costi che si tenesse il Consiglio Comunale per il “ripianamento” del Bilancio il 17 Agosto è stata premiata. – ha aggiunto – Premiata, leggendo i numeri, soprattutto dalle opposizioni che, in massa, hanno preferito starsene a mare (o in montagna) piuttosto che approfittare di quella che si preannunciava una sicura Waterloo dell’esercito dei ‘credenti’. Uno stratagemma da politica non vecchia, bensì arcaica, ha permesso al sindaco ‘indecisionista’ di rimanere in sella. Anche se cinque della allegra brigata hanno scelto di buttarvisi giù. O forse sei. A settembre, con calma, si conteranno meglio i morti e i feriti di questa battaglia campale. O solo tirare a campare”.
Per l’ex consigliere comunale “10 consiglieri non basterebbero ad approvare nemmeno un cambio di tinta nelle cucine delle proprie case. Ed invece hanno approvato il più importante documento di una amministrazione. Quello che condizionerà il futuro della città. E sta bene a quei cinque (o sei) dissidenti che hanno scelto di strappare adesso, nell’arsura mezzagostiana, per non fare troppi danni. Perché fatti due conti si sono resi conto che a casa non ci sarebbero tornati ma, subdolamente, il messaggio di terrore l’hanno recapitato forte e chiaro. E si sa bene quanto, l’impavido sindaco sia sensibile a certi avvertimenti. Intanto si è preso tempo, si sono messe a terra le carte scoperte e ognuno resta al posto suo. A casa, che sia in città o quella al mare, per adesso non torna nessuno. A settembre, dopo le elezioni (Covid permettendo) si rifaranno i conti e chi vivrà vedrà. Nel frattempo, la maggioranza trema ma non cade, la minoranza della maggioranza gioca al gatto col topo, la minoranza della minoranza si presenta senza troppo entusiasmo e la maggioranza della minoranza se ne resta in vacanza a smaltire le tossine di un anno e qualche mese di impegnativo nulla cosmico. Nel frattempo i cittadini ne pagano le conseguenze e vedono trasformare una Aversa che desideravano più verde, in un paesotto decisamente più blu”.