Bonus Covid, dopo i due leghisti spunta il terzo deputato: è Rizzone del M5S

di Redazione

Dopo che la Lega ha sospeso i deputati Elena Murelli e Andrea Dara per aver percepito il bonus Inps di 600 euro, arrivano provvedimenti anche per Marco Rizzone del Movimento 5 Stelle. “In relazione alla vicenda del bonus da 600 euro, destinato a partite Iva, autonomi e professionisti, ho deferito il deputato Rizzone al collegio dei probiviri chiedendone la sospensione immediata e massima severità nella sanzione”, ha dichiarato il capo politico M5s, Vito Crimi.

Marco Rizzone, 37 anni, di Genova, è il deputato 5 Stelle che ha fatto richiesta del bonus autonomi durante la crisi coronavirus. Laurea in finanza e dottorato alla Scuola Sant’Anna di Pisa, è un imprenditore nel settore delle tecnologie e del turismo. Ha creato l’App Zonzo Fox, una guida turistica nelle città italiane. Eletto con il Movimento 5 Stelle ma non militante della prima ora, Rizzone è ora componente della commissione attività produttive della Camera e della commissione d’inchiesta sulle Banche. Nel 2019 ha dichiarato un reddito di 74.995 euro e il possesso di diverse azioni, da Enel a Leonardo, Pirelli ed Eni.

Intanto, si attende l’audizione di Pasquale Tridico di venerdì alle 12 che si terrà dalla commissione lavoro della Camera. Il presidente dell’Inps in questa sede dovrebbe non solo ufficializzare i nomi dei deputati che hanno chiesto e ottenuto il bonus, ma fare anche quelli dei due che hanno presentato la domanda, poi rifiutata. Tridico si presenterà da testimone, ma un po’ anche da imputato. Da giorni, dal centrodestra e da Italia Viva arrivano richieste per le sue dimissioni, sia per il modo con cui è uscita la notizia dei “furbetti”, sia per la gestione dell’istituto. “Mi domando cosa aspetti a lasciare. Ha pagato i bonus ai parlamentari e non le Cig”, ha detto il leader del Carroccio, Matteo Salvini.

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