Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto agosto “salvo intese tecniche”, con risorse per 25 miliardi per far fronte alla crisi da coronavirus. Sfuma il bonus consumi, ma cashback anticipato a dicembre mentre è stato trovato l’accordo sul blocco dei licenziamenti, fino a novembre. Stanziati fondi agli enti locali, per 5 miliardi. Il premier Conte: “Il decreto vale 100 miliardi. Fiscalità di vantaggio per il Sud, ma non dividiamo l’Italia”.
Davanti alla stampa, il presidente del Consiglio si è mostrato particolarmente orgoglioso per il piano destinato al Meridione. “Sono orgoglioso di questi provvedimenti – ha ribadito – non solo perché sono figlio del Sud, ma perché poniamo le basi per un processo di reindustrializzazione dell’intera area. Vogliamo che il gap sia recuperato, non dividiamo l’Italia in due offriamo una misura di ripresa in modo che cresca Sud ma anche l’Italia intera”. Sul decreto tout court il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha aggiunto: “Nel provvedimento ci sono misure strutturali che anticipano il Recovery Fund. Abbiamo dimostrato di essere in grado e di avere la determinazione di fornire uno stimolo fiscale molto forte per avviare la ripresa. Adesso ci prepariamo a questo grande piano di rilancio che rappresenta un’occasione storica per l’Italia” e che “presenteremo a ottobre”.
Cosa prevede – Rinvio delle tasse per gli autonomi e tempi più lunghi per saldare quelle sospese in pieno lockdown. Niente Imu per le strutture turistiche, compresi cinema e discoteche, nuovi contributi a fondo perduto per le attività commerciali nelle città d’arte, risorse triplicate per il bonus babysitter per medici e infermieri e perfino un fondo apposito per la formazione delle casalinghe. Si è composto, dopo lunghe trattative, il puzzle del decreto agosto, che stanzia altri 25 miliardi per proteggere i posti di lavoro e aiutare le imprese.
Stop licenziamenti finché durano gli sgravi – I licenziamenti, è il compromesso raggiunto nel governo, resteranno bloccati finché durano sgravi a carico dello Stato e ammortizzatori, quindi al minimo fino a metà novembre. La cassa integrazione con causale Covid, infatti, viene rinnovata per altre 18 settimane a partire dal 13 luglio (e utilizzabili fino al 31 dicembre) con lo schema 9+9: la prima tranche sarà ancora per tutti, le seconde nove settimane saranno gratuite solo per le imprese con perdite oltre il 20%, mentre le altre dovranno pagare un ticket dal 9% al 18% in caso di fatturati non toccati dalla crisi. Non si potrà licenziare nemmeno finché si sfrutta l’incentivo a fare rientrare i dipendenti dalla Cig (4 mesi di sgravi). Il divieto di licenziare ha però delle eccezioni per chiusure e fallimenti e, nelle ultime versioni del testo, si concede la Naspi a quei lavoratori che lasceranno volontariamente il posto in seguito ad accordi collettivi siglati con i sindacati.
Decontribuzioni sui contratti, fiscalità vantaggiosa per il Sud – E’ stata confermata la decontribuzione per 6 mesi per nuove assunzioni e trasformazioni di contratti a tempo indeterminato, cui si aggiunge uno sgravio per 3 mesi per le assunzioni a tempo determinato per gli stagionali del turismo; e la fiscalità di vantaggio per il Sud, a partire dall’1 ottobre, con lo sconto del 30% dei contributi per tutti i dipendenti, non solo per i neoassunti.
Bonus stagionali – Per gli stagionali che non abbiano ritrovato un impiego, per i lavoratori dello spettacolo e i più precari (dagli intermittenti ai venditori a domicilio) arriva anche una nuova indennità una tantum da 1.000 euro, mentre per chi non le famiglie più in difficoltà e senza altri sussidi ci sarà una nuova quota del Reddito di emergenza (tra 400 e 800 euro secondo la composizione del nucleo familiare), che si otterrà presentando una nuova domanda entro il 15 ottobre. Oltre agli aiuti ai lavoratori, per il turismo si mettono in campo una serie di misure, a partire dal contributo a fondo perduto per le attività nei centri storici voluto dal ministro Dario Franceschini: per dare un contributo a bar, ristoranti, negozi di 29 città d’arte, da Roma a Venezia, ma anche per Bergamo che, insieme a Milano, è tra le zone più colpite dalla pandemia. “Ulteriori 3 miliardi di euro per turismo e cultura a sostegno di lavoratori e imprese dei settori più colpiti dalla crisi, dai tour operator alle città d’arte, dai lavoratori precari alle strutture ricettive, dalla sospensione dell’Imu al sostegno a cinema teatri e musei”, ha scritto via Twitter Franceschini dopo il Cdm.
Partite Iva, cartelle sospese e tasse rateizzate – Per imprese e autonomi arriva poi la boccata di ossigeno sulle tasse: i pagamenti delle cartelle restano sospesi fino a metà ottobre mentre i versamenti di tasse, ritenute e contributi sospesi tra marzo, aprile e maggio si potranno saldare al 50% entro dicembre in 4 rate, l’altro 50% in 24 rate a partire da gennaio. A completare il pacchetto – su cui hanno insistito M5s con Laura Castelli e Italia Viva con Luigi Marattin – lo slittamento ad aprile degli acconti per soggetti Isa e forfettari che abbiano registrato nei primi sei mesi dell’anno perdite di almeno il 33%. “Il costo del rinvio – ha osservato il ministro Gualtieri – è di 2,2 mld per il 2020”.
Sfuma l’ipotesi del bonus consumi, ma anticipato il cashback da dicembre – Niente da fare, invece, per il bonus sui consumi, pensato in particolare per i ristoranti ma che si puntava ad estendere anche ad abbigliamento e scarpe: al suo posto dovrebbe partire però da dicembre il piano cashback per incentivare i pagamenti elettronici. Sono stati ripristinati fondi per 1,75 miliardi ma bisognerà sempre aspettare il Mef per sapere su quali acquisti con le carte si otterrà il rimborso. Sull’argomento il premier ha spiegato: “Abbiamo anticipato la misura del cashback a punti, già programmata con la legge di Bilancio. Non l’abbiamo potuta realizzare per l’epidemia, adesso la attiviamo dal 1 dicembre 2020. Abbiamo stanziato nuove risorse per potenziare questo strumento: vogliamo sostenere consumi e pagamenti elettronici premiamo i cittadini che potranno recuperare una parte di quanto spendono e potranno usufruire di un bonus fino a 2mila euro”.
Stanziati 600 milioni per i ristoranti – Il provvedimento di agosto inoltre prevede lo stanziamento di 600 milioni a fondo perduto per il settore della ristorazione e per quello agroalimentare. “La ristorazione è una filiera che ha pagato un prezzo altissimo con un calo di fatturato del 60%, per questo dobbiamo sostenerle – ha affermato il ministro Teresa Bellanova -. Le aziende potranno scegliere tra il fondo perduto e la misura di Franceschini sui centri storici delle città turistiche”.
Concessioni spiagge e fondi per casalinghe – Tra gli oltre 100 articoli del decreto un capitolo è dedicato agli enti locali, con stanziamenti di circa 5 miliardi complessivi e circa 500 milioni in più per i comuni rispetto alle prime bozze. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro ha commentato: “Con l’ultima legge di bilancio abbiamo reso strutturali le risorse a favore delle opere di messa in sicurezza e sviluppo sostenibile nei Comuni stanziando 2,5 miliardi di euro in 5 anni. Con gli ulteriori 500 milioni del dl agosto i fondi salgono a ben 3 miliardi di euro consentendo al governo di attuare un piano straordinario di investimenti sui territori per favorire la crescita del Paese”. Inoltre sono stati stanziati 3 milioni per la formazione delle casalinghe, più fondi per il buono viaggio su taxi e Ncc per i disabili, esteso anche alle famiglie più bisognose, la nomina dei nuovi vertici Agenas. Ma anche l’aumento delle pensioni di invalidità già dai 18 anni, dagli attuali 285 euro fino a 648 euro al mese per tredici mensilità, lo sblocco della Cig per Air Italy, fondi per le fiere, per le crociere, per il trasporto pubblico locale e la norma “salva-pertinenziali” delle spiagge, già tentata nel decreto Rilancio, con annessa sanatoria sul passato e nuovi canoni minimi a 2.500 euro a partire dal 2021.