Aversa, mercato ortofrutticolo e presunto debito milionario: operatori chiedono risposte

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – «In un anno a Genova è stato realizzato un ponte, ad Aversa non si riesce a fare qualche lavoro di straordinaria manutenzione al mercato ortofrutticolo». Gli operatori della struttura di viale Europa, chiusa, oramai, da quasi 11 mesi, fanno sentire nuovamente la propria voce lamentandosi non solo dell’insolito ritardo ma anche del prolungato silenzio del Comune per quanto riguarda la richiesta di accesso agli atti relativamente al presunto debito milionario da parte degli stessi operatori o, almeno, di una parte di essi.

«Due domande facili facili, a tutti i componenti (nessuno escluso) di questa amministrazione pubblica della città di Aversa. Domande, – afferma uno dei più attivi tra gli operatori, Mimmo Margherita – le cui risposte, in quanto trattasi di argomento pubblico, per una mera questione di trasparenza, come tali devono essere note a tutti». «La prima – continua Margherita – è: qual è la vera ragione per la quale, dopo 320 giorni di chiusura totale del mercato ortofrutticolo di Aversa (per motivi strutturali ed igienico-sanitario), avvenuta ad opera dell’Asl e dei Nas, in data 11 ottobre 2019, con una notifica di ben 14 prescrizioni notificate all’Ente gestore (cioè al Comune di Aversa), ad oggi il suddetto mercato ortofrutticolo (con tutto il suo indotto), risulta ancora essere chiuso? A Genova, in un anno, è stato rifatto il ponte crollato».

La seconda questione è relativa alla richiesta di accesso agli atti avanzato da una serie di operatori. «In data 22 agosto 2020 (ultimo giorno utile) – afferma Margherita – siamo stati convocati, singolarmente, presso il comando della Polizia municipale della città di Aversa, dove ci hanno notificato l’accesso agli atti da noi richiesto». «Sarà nostra cura – continua lo storico operatore del mercato di viale Europa – tenere informata la città degli eventuali sviluppi. Siamo certi che non sussistano zone d’ombra e ragioni poco chiare che impediscano di fatto all’attuale amministrazione della città di Aversa a fornire risposta esaustiva, che ancora attendiamo, alla nostra richiesta».

Gli operatori ribadiscono, poi, di essere tutti d’accordo per una eventuale delocalizzazione dell’attuale sede di viale Europa. «Fermo restando, però, – aggiungono – che il Comune, come peraltro accade in qualsiasi altra città d’Italia, debba prima provvedere a realizzare il nuovo mercato e poi chiederci di spostarci. E non invece tenerci così, per tanti mesi (ad oggi 320 giorni), privi del nostro legittimo lavoro, in attesa di non si sa cosa. Non crediamo che sia giusto per le tantissime famiglie interessate».

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