Teverola (Caserta) – Il tempo delle vacanze è considerato, solitamente, un periodo di riposo ma non sempre è vissuto in quest’ottica da bambini e genitori che devono districarsi tra compiti e cambio della routine quotidiana. “Questa difficoltà – affermano le dottoresse dell’associazione DiversaMente Marianna Martino e Grazia Munciguerra (nella foto) – si riscontra un po’ in tutte le famiglie ma, in modo particolare, tra quelle che normalmente vivono un intero anno tra scuola, terapie e visite mediche. Molto spesso, i genitori durante il tempo di vacanza occupano ancora di più la giornata, senza tener conto che l’estate è per tutti tempo di riposo. Certo, qualora ci siano compiti questi vanno svolti perché si deve adempiere ad un dovere ma non deve essere un supplizio; basta organizzarsi”.
“Innanzitutto – continuano le due psicologhe dell’associazione – l’estate è fatta per giocare. Il primo obiettivo deve essere quello e siccome anche mamma e papà sono più liberi possono condividere insieme il tempo del gioco che può essere un tempo di crescita e un tempo esclusivo della famiglia, se consideriamo che durante l’anno i tempi sono scanditi da una miriade di impegni. L’estate può essere una opportunità per “osservare” i nostri figli, cogliere effettivamente quello che gli piace e cosa gli riesce meglio, osservarlo nella quotidianità cercando di capire effettivamente le sue difficoltà, ma soprattutto lasciarlo libero di sperimentare il mondo che lo circonda, senza intervenire, salvo ovviamente condizioni di pericolo”.
“Durante il periodo di pausa estiva è molto importante, quindi, che il bambino o ragazzo svolga attività di gioco e che si riposi. È importante – continuano le due esperte – però che impari a ritagliarsi del tempo anche per svolgere gli esercizi o leggere i libri che gli sono stati assegnati a scuola. Questo va fatto lasciando al bambino o ragazzo la libertà di organizzarsi come meglio crede, facendo in modo che sia lui a scandirne i tempi. Per i bambini che hanno difficoltà di lettura, scrittura e calcolo, ma anche difficoltà dal punto di vista attentivo e comportamentale, è utile che i tempi di organizzazione siano concordati insieme. Definire quindi una tabella di marcia da rispettare può essere una buona soluzione per vivere serenamente questo tempo e ricaricarsi in vista dell’inizio della scuola”.
“Per cui – concludono le dottoresse Martino e Munciguerra – largo spazio a lunghe passeggiate in famiglia, al mare o in montagna per godere delle reciproche relazioni, ma anche giochi di società in famiglia e tra fratelli! Il tempo del relax, soprattutto dopo questi mesi così difficili, deve essere garantito a tutti. Da settembre poi, si riprenderanno in mano tutte le redini della vita!”.