Aversa, scontro nel Pd dopo Consiglio. Gatto attacca i dissidenti, Santulli: “Fa pipì fuori dal vasino”

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – «Mi preme parlare di ciò che è bene per Aversa». Il sindaco Alfonso Golia sgombera immediatamente il campo dalle polemiche di questi giorni sulle divisioni all’interno della sua maggioranza, sottolineando che «alla città interessa che il bilancio sia stato approvato, il che ci permette di programmare il futuro». «Credo sia importante – continua Golia – aver approvato il primo bilancio di previsione di questa amministrazione, mettendo così fine a 8 mesi di spese in dodicesimi di cui l’ultimo senza possibilità di assumere impegni se non per i servizi essenziali a causa di un disavanzo di 19 milioni di euro». «Vorrei – dice il sindaco – che si parlasse del bilancio, di cosa prevede nel dettaglio per la città, del percorso di risanamento che avvia a prescindere da chi sarà alla guida della città».

Da queste considerazioni una stoccata indiretta ai sei dissidenti: «Ringrazio per questo i consiglieri che hanno votato il documento economico perché vogliono il bene della città e l’assessore Francesca Sagliocco per l’eccellente lavoro svolto in pochissimo tempo». Per poi passare, in conclusione, alla priorità del momento senza dimenticare che la fase politica è tutt’altro che calma: «A fine mese mi dedicherò qualche giorno alla mia famiglia, da quando sono stato eletto e con l’emergenza Covid non ho mai avuto un momento di pausa. Ne approfitterò anche per riflettere sul da farsi. In queste ore siamo concentrati sulle priorità per Aversa, prima fra tutte la riapertura delle scuole».

Punta sulla spaccatura interna il segretario cittadino del Pd, Francesco Gatto: «E’ a dir poco inspiegabile quanto emerso nell’ultimo Consiglio. Ho già sentito il segretario provinciale Cimmino che presto sarà in città per un incontro con il gruppo consiliare ed il Sindaco al fine di comprendere e chiarire le posizioni interne al partito». Gatto passa, poi, al merito: «L’approvazione del bilancio avvia il risanamento dell’ente e permetterà a questa amministrazione di iniziare a realizzare la propria idea di città». Gatto, poi, conclude: «È un bilancio di cambiamento, chi si diletta a fare opposizione strumentale dall’interno della maggioranza lo spieghi alla città e abbia anche il coraggio di rinunciare alle poltrone. Richieste di posizioni in giunta e la campagna elettorale per le prossime regionali, non possono essere motivazioni valide a tal punto da inscenare uno spettacolo del genere». Ma Paolo Santulli non ci sta, e attacca il segretario Dem: «Gatto, nonostante l’età, fa ancora la pipì fuori dal vasino. Come è noto, le poltrone non le abbiamo volute, lui lo sa bene, e continuiamo a non volerle. Proprio l’altro giorno ho assicurato pubblicamente l’assessore Melillo. Come dimostriamo nei fatti, noi privilegiamo la politica. Stiamo tutelando l’interesse della città e dei cittadini, pertanto cerchiamo di aiutare il sindaco a guardare a 360 gradi, anche se questo comporta una dialettica “dura”. Sono certi comportamenti faziosi, di sudditanza, di figure istituzionali, che creano le spaccature nel Pd».

A parlare anche Imma Dello Iacono, una dei sei dissidenti: «Purtroppo, per scelte familiari non ero essere presente. Ciò non vuol dire venir meno al senso di responsabilità verso i cittadini. Il mandato conferitomi è sempre stato da me onorato con grande senso del dovere. Ma il senso di responsabilità, richiamato più volte dal primo cittadino, non è quello che vede l’accettazione asettica di un documento non condiviso e redatto dall’organo esecutivo». «Responsabilità, quella vera, – continua dello Iacono – è la dimostrazione che il bene comune si sovrappone ad ogni logica politica; che il nostro unico obiettivo è dare concretezza a quanto enunciato in campagna elettorale. Ci è stato chiesto di votare un documento impacchettato e privo di condivisione e, questa, non è l’accezione di responsabilità che intendo perseguire».

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