Casaluce (Caserta) – Un boato nella notte di tempesta. Un boato che qualcuno ha collegato ai tuoni dovuti al temporale in atto su Casaluce. Invece, era l’ennesimo tentativo di furto del Postamat, ossia del bancomat dell’ufficio postale di via Pietro Nenni. Il terzo tentativo (gli altri due erano già andati a buon fine) in nove mesi con la stessa tecnica. La prima volta il 14 dicembre del 2019, poi l’8 agosto scorso e, infine, la notte tra venerdì e sabato. Quest’ultima volta, però, il bancomat è rimasto ancorato allo sportello e i malviventi, disturbati anche da qualcuno degli abitanti della zona che, destati nel sonno, si stavano affacciando dai balconi che affacciano in via Nenni, sono stati costretti ad allontanarsi a bordo, quasi certamente di un furgone, a bordo del quale erano giunti sul posto.
Secondo una prima ricostruzione operata dai carabinieri della competente stazione di Teverola che, in collaborazione con i colleghi della compagnia di Aversa, coordinati dal capitano Stefano Russo, conducono le indagini, erano le 3,10 circa della notte scorsa, quando il silenzio della notte veniva rotto da un boato causato da un ordigno dinamitardo che ignoti facevano esplodere accanto al Postamat dell’ufficio postale di via Pietro Nenni al civico 1. Lo scoppio provocava non pochi danni anche alla struttura, ma lo sportello automatico rimaneva ancorato alla parete, mentre il rumore di tapparelle che si aprivano costringeva i malviventi a desistere dal loro intento e fuggire facendo perdere le proprie tracce. Sul posto giungevano dopo pochi minuti, avvertiti dai residenti svegliati dal boato, i carabinieri della vicina stazione di Teverola e i vigili del fuoco del distaccamento di Aversa. Questi ultimi accertavano che non vi fossero danni strutturali, anche se danni ingenti sono stati provocati dallo scoppio e sono ancora in corso di quantificazione da parte dei tecnici.
I carabinieri avrebbero già individuato la presenza di alcune telecamere di sicurezza in zona e ne avrebbero acquisito le registrazioni relative alla notte scorsa nel tentativo di individuare i malviventi che hanno operato e che, guardando al modus operandi, potrebbero essere gli stessi che hanno operato sia a dicembre dello scorso anno che ad agosto, quando, però, il postamat fu portato via con il suo prezioso carico. Un’altra azione nei confronti di un bancomat nell’Agro Aversano si era registrata lo scorso 27 maggio quando ignoti diedero vita ad uno scenario da guerra in piazza IV Novembre, nel pieno centro di Succivo, dopo aver preso d’assalto lo sportello bancomat della filiale della Banca Popolare di Bari, devastando il porticato dell’edificio e i locali che ospitano l’istituto di credito. I malviventi furono inseguiti dai carabinieri che li costrinsero ad abbandonare il bancomat.