Il Nucleo Carabinieri “Cites” di Napoli e la sezione operativa antibracconaggio e reati a danno degli animali di Roma (Soarda), nell’ambito delle provincie di Napoli e Caserta, hanno effettuato una campagna di controllo nell’area denominata “Black Spot Coste pontino campane” luogo rientrante nei sette territori nazionali in cui si registra più del 50% dei reati in materia di bracconaggio. L’azione, condotta dai militari dal 18 al 23 settembre, ha portato complessivamente al deferimento di sei persone, di cui due tratte in arresto in flagranza di reato, per le violazioni delle norme per la protezione della fauna selvatica e del codice penale e al sequestro di quattro fucili da caccia e 30 esemplari di avifauna, tra cui cardellini e anche un piccolo falco detenuto illegalmente.
A Gricignano (Caserta), lo scorso 19 settembre, i militari della Cites e del Soarda di Roma, alle prime luci dell’alba, hanno sorpreso in flagranza di reato due fratelli, residenti sempre nell’agro aversano, rispettivamente a Carinaro e San Marcellino, intenti a catturare avifauna selvatica protetta mediante apposite reti nei dintorni dell’istituto tecnico commerciale “Gallo”, al confine con Aversa. Oltre all’attrezzatura impiegata per la cattura, i militari rinvenivano 4 cardellini da richiamo, nonché un altro catturato da poco poiché ancora nella rete. In seguito alla verifica, veniva eseguita una perquisizione domiciliare nell’abitazione dei due che ha portato al sequestro di altri 18 animali precedentemente catturati. Gli esemplari sono stati tutti liberati ed i due fratelli tratti in arresto per furto aggravato di avifauna appartenente al patrimonio indisponibile dello Stato. Prezioso il contributo delle associazioni ambientali dell’Enpa e del Wwf, in generale su tutto il territorio del “Black Spot”, e della stazione carabinieri forestale di Marcianise per il buon esito della campagna di controllo.