“Non è come dicono tutti, quest’anno hanno solo utilizzato il Covid come una scusa. Sono cinque anni che mio figlio non riesce a fare il primo giorno di scuola perché non è stata assegnata nessuna insegnante di sostegno”. La denuncia a Tgcom24 arriva da Alessandro Fioriti – papà di Davide, 8 anni e una forma di autismo, che nel giorno del ritorno sui banchi non ha potuto salutare i suoi amichetti ed è stato costretto a tornare a casa.
“Quando si arriva a ridosso della scuola, le maestre non ci sono o non sono ancora formate”, continua Fioriti, “ed è un problema su scala nazionale. Siamo in contatto con altri genitori in condizioni simili alle nostre e tutti riscontrano le stesse dinamiche. I bambini disabili sono gli ultimi a essere presi in considerazione. In un Paese civile questo non è accettabile”.
Davide Fioriti frequenta la classe seconda alla scuola primaria Pio La Torre di Roma. Dopo aver riempito lo zaino e indossato il grembiule, è arrivato davanti all’istituto accompagnato dalla mamma. Nemmeno il tempo di salutare i compagni di classe che il bambino – affetto da una forma d’autismo – è stato costretto a tornare a casa perché non è stata ancora nominata la maestra di sostegno che dovrebbe accampanarlo nel corso di tutto l’anno scolastico.