Agro Aversano, Pollini: “Liste fai da te e candidati improvvisati”

di Redazione

di Vincenzo Sagliocco – La tornata elettorale si avvicina e i candidati, tantissimi, serrano le fila per cercare di conquistare il più ampio consenso elettorale. Maurizio Pollini, vicepresidente vicario di Confesercenti Campania e Molise, guarda con attenzione lo scenario politico, ben consapevole che proprio dalla Politica dipendono le sorti dello sviluppo economico del territorio. Tra i tantissimi candidati ad uno scranno regionale, tanti sono anche coloro che provengono da Aversa e dall’Agro Aversano. A loro, e non solo, Pollini formula un forte augurio di successo confidando sul loro impegno per la crescita di una vasta area, quella compresa tra Napoli e Caserta, l’Agro Aversano, che presenta grandi potenzialità finora solo parzialmente espresse.

“Il mio intervento non può prescindere – afferma Pollini – da un preliminare augurio di successo a tutti i candidati in corsa per il rinnovo del Consiglio regionale: facce di giovani e di meno giovani, volti noti e meno noti campeggiano sui muri e sui cartelloni delle nostre città, slogan e motti abbondano, ma quello che risulta maggiormente evidente è la sempre minore presenza di partiti politici e la sovrabbondanza di liste ‘civiche’, per cui, in questo marasma politico ciò che conta sono i contenuti e, a chi, come me vive il territorio e si spende, da sempre, a difesa delle imprese e del commercio, sarebbe piaciuto conoscere le intenzioni e le idee dei candidati circa alcune problematiche ed alcuni temi fondamentali per lo sviluppo economico e sociale della provincia di Caserta. Tanto per fare un esempio, in tema di infrastrutture mi avrebbe fato piacere ascoltare l’idea o le intenzioni di qualche candidato circa il porto di Pinetamare piuttosto che l’aeroporto di Grazzanise. Oppure sull’opportunità di far arrivare la Metropolitana fino a Caserta, in modo da unire Napoli a Caserta passando inevitabilmente per Aversa. Sul piano dello sviluppo economico, invece, avrei accolto con favore l’idea di creare una Fiera con la quale valorizzare l’immenso patrimonio artigianale ed enogastronomico di Caserta e provincia. Solitamente i nostri prodotti arricchiscono e rendono inimitabili le fiere che si svolgono periodicamente in altre regioni: penso alla fiera delle calzature che si svolge a Milano ovvero a quella dei prodotti enogastronomici, per esempio Cibus a Parma, dove le aziende della Campania rappresentano il fiore all’occhiello delle stesse”.

“Ed allora – continua il vicepresidente di Confesercenti Campania e Molise – perché non creare un evento che possa richiamare nella nostra regione buyer da tutto il mondo. Allo stesso tempo si potrebbe valorizzare l’inestimabile patrimonio artistico-culturale, in particolare quello della provincia di Caserta è ricco e ineguagliabile, in modo da favorire il turismo, anche quello religioso, che è un sicuro volano di sviluppo. Insomma, un candidato dovrebbe avere le idee chiare sui modelli di sviluppo della regione che, ricordiamo a noi stessi e a chi è in corsa per il parlamentino regionale, solo in provincia di Caserta vanta oltre 40 chilometri di costa e può contare su paesaggi e luoghi magnifici, esclusivi e ameni che, se valorizzati e divulgati nel modo giusto, potrebbero portare tantissimi turisti. Per quanto riguarda la sanità, tema molto attuale in un momento in cui viviamo un’emergenza sanitaria legata ala coronavirus, il policlinico di Caserta rientra ancora nei piani di incremento degli istituti di cura della regione Campania? Ad Aversa, è così difficile sviluppare un’idea di creare un polo di ricerca nell’area dell’ex Maddalena? I temi sono tanti, dunque, ma non ho sentito finora, tranne pochissime eccezioni, un dibattito su questi temi ma ho visto solo tanti manifesti, tanti incontri e feste, ma di confronti e idee su queste tematiche ne ho ascoltati sempre meno. Pertanto, in qualità di vicepresidente interregionale Campania e Molise di Confesercenti, faremo grande attenzione nel valutare i candidati per individuare chi possa meglio portare avanti queste idee di sviluppo e di crescita per fare in modo che i nostri figli e i nostri nipoti non debbano più lasciare la propria terra in cerca di lavoro e di occupazione”.

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