Cesa, Ferrante ringrazia l’Azione Cattolica. E cita Don Sturzo: “Programma politico non si inventa, si vive”

di Redazione

Cesa (Caserta) – “Vi ringrazio di cuore  per gli auguri e per i preziosi suggerimenti che avete inviato a me e alla lista che mi sostiene”. Così Ernesto Ferrante, candidato sindaco della lista civica “Uniti per Cesa” esordisce nel commentare la lettera inviata dall’Azione Cattolica della Parrocchia di San Cesario a lui e al sindaco uscente e suo avversario Enzo Guida, nella quale viene auspicato che chiunque sarà alla guida della cittadina aversana prediligerà il “bene comune”.

“Sono auguri molto graditi – continua Ferrante – perché sinceri e disinteressati, cosa rara in una campagna elettorale che per sua stessa natura è caratterizzata da sentimenti di parte. Molti di noi hanno trascorso parte della loro vita nell’Azione Cattolica e portano dentro i ricordi e i valori acquisiti nel corso di quella esperienza. La politica è una sintesi tra ideali ed interessi, tra questioni di principio ed azioni concrete. Purtroppo non sempre la sintesi riesce al meglio. Ma è dovere di ogni amministratore provarci con impegno, costanza ed onestà. Sono consapevole del fatto che mi attende un compito difficile ed affronto questa esperienza con la consapevolezza di chi sa che in alcuni frangenti occorrerà informarsi, studiare, discutere e magari rivedere qualche posizione, serenamente, senza mai credermi infallibile”.

“Cesa – sottolinea il candidato sindaco – è un paese ricco di potenzialità inespresse che spesso trovano realizzazione al di fuori di esso. Ho visto da vicino sacche di sofferenza fisica e morale, ambienti assediati dalle difficoltà economiche, uomini e donne in estrema difficoltà che hanno bisogno di ritrovare fiducia in quelle istituzioni che troppo spesso appaiono distanti se non addirittura ostili. Oggi più che mai è necessario tendere la mano a chi è più in difficoltà (ai nuovi poveri, a chi si trova davanti ogni giorno muri visibili ed invisibili, alle donne vittime di stalking e violenze, a chi subisce atti di bullismo, a chi è costretto a lasciare gli affetti più cari per un tozzo di pane). Non ho, non abbiamo la bacchetta magica o i super-poteri. A volte si può fare o dare poco. Ma anche quel poco deve essere fatto e dato. Un grande presidente cileno disse un giorno che ‘noi vivremo in eterno in quella parte di noi che abbiamo donato agli altri’. L’unica eternità che ci è concessa. Un dono preziosissimo. E’ inutile fare elenchi a voi dell’Azione cattolica che queste cose le conoscete e che, nell’ambito del volontariato, le vivete quotidianamente. Vi ringrazio perché mi avete fatto capire che quando avremo bisogno di confrontarci, voi ci sarete”.

“Mi impegno ad esserci – conclude Ferrante – quando sarete voi a chiamare me. Don Luigi Sturzo amava ripetere che ‘Un programma politico non si inventa, si vive’. Il programma della mia lista è nato con le esperienze di vita di chi la compone e si arricchirà di giorno in giorno con il quotidiano confronto con i fatti e le persone. Voglio augurarmi che una volta passata la fase divisiva della campagna elettorale, si possa raggiungere tra le intelligenze vive e libere di Cesa un’unione nella diversità e nel confronto che porti alla soluzione dei problemi. Lascio ad altri il compito di giudicare l’operato mio e del mio gruppo”.

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