Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, 71 anni, è positivo al Covid-19: lo conferma il tampone eseguito ieri quando il patron azzurro non aveva sintomi che potessero fargli pensare di essere contagiato. Avvertiva solo un leggero mal di stomaco che aveva attribuito a del pesce mangiato la sera prima. De Laurentiis, fanno notare alcune fonti azzurre, è molto attento alle proprie condizioni fisiche e se avesse avvertito sintomi non avrebbe mai intrapreso un viaggio in nave e aereo da Capri a Milano e ritorno nella stessa giornata, come invece ha fatto.
Intanto, la notizie scuote i vertici del calcio italiano. Ieri il presidente del Napoli si era presentato all’assemblea di Lega senza sapere l’esito del tampone e ora c’è grande apprensione tra i presidenti e i massimi dirigenti dei club di Serie A. All’Hotel Hilton di Milano, del resto, in quella sala c’erano praticamente tutti: Agnelli per la Juve, Marotta e Antonello per l’Inter, Scaroni per il Milan, Lotito per la Lazio, Joe Barone per la Fiorentina, Cairo per il Torino, Ferrero e Preziosi per Samp e Genoa solo per citarne alcuni. Una cinquantina di persone venute più o meno in contatto col presidente del Napoli che ora dovranno sottoporsi ai controlli di rito e rimanere a distanza dalle rispettive squadre per evitare effetti catena nei contagi e nelle quarantene.
Ricostruendo quanto accaduto in assemblea, chi era presente ha parlato di un clima disteso e una situazione a norma con distanziamento tra le sedute. Le foto scattate prima della riunione mostrano molti dirigenti e presidenti entrare nella sala già con la mascherina, altri invece accedere a volto scoperto (tra cui De Laurentiis, Cairo, Preziosi e Fenucci). Il patron azzurro era seduto in prima fila e nel corso della riunione ci sono stati diversi momenti conviviali e contatti tra i presenti, compresi operatori e giornalisti. Come da protocollo, la conferenza del presidente Dal Pino si è svolta con i giusti distanziamenti. Terminata l’assemblea di Lega, fuori dall’Hilton però si sono creati degli assembramenti con alcuni presidenti, tra cui AdL, a stretto contatto senza mascherina con reporter e cameraman per le interviste. Una situazione che ora preoccupa non solo i vertici del calcio italiano venuti a contatto con De Laurentiis, ma anche diverse redazioni sportive presenti al vertice.