Parigi, persone ferite con mannaia vicino ex sede Charlie Hebdo: fermati sospettati

di Redazione

Attentato oggi a Parigi nella sede della società di produzione televisiva “Premières Lignes Television”, tra Rue Nicolas Appert e rue Gaby Sylvia, nello stesso edificio dove si trovava la redazione del settimanale satirico “Charlie Hebdo”, anch’essa vittima di un attacco il 7 gennaio del 2015. Ferite tre persone.

Due sospetti si trovano in stato di fermo: uno è un 18enne pakistano pregiudicato, l’altro un 33enne senza precedenti per radicalismo islamico. E’ stata aperta un’inchiesta per tentato omicidio a scopo terroristico. Gli attentatori si sono avventati sui passanti armati di coltello o di machete. L’intera zona attorno alla Rue Nicolas Appert è stata isolata: blindati scuole e uffici pubblici. Sul luogo dell’attentato è stato avvistato anche un pacco sospetto, subito analizzato dagli artificieri. L’arma utilizzata per l’attentato è una mannaia da cucina, ritrovata accanto alla fermata della metropolitana di Richard Lenoir, a pochi metri da dove è avvenuto il fermo di uno dei sospetti.

Tra i feriti figurano anche una donna e due dipendenti dell’agenzia di stampa Premiére Ligne, che è rimasta nell’edificio in cui sorgeva anche la redazione di Charlie Hebdo. I due, addetti alla produzione, erano usciti in pausa per fumare una sigaretta quando sono stati attaccati. I giornalisti di Premiére Ligne furono i primi a diffondere, dopo l’attentato a Charlie Hebdo nel 2015, le immagini dei due killer, i fratelli Kouachi, in fuga dopo la strage. Intanto la procura nazionale antiterrorismo ha aperto un’inchiesta per “tentato omicidio in relazione” con un attentato “terroristico”. E’ quanto riferisce Bfm-Tv. Un testimone ha raccontato ai media francesi di aver sentito delle grida e di aver visto “una giovane donna con una ferita alla testa e sangue sul viso, era nel panico. Veniva dal palazzo della vecchia sede di Charlie Hebdo”. Il periodico francese ha cambiato sede nel 2015, in seguito agli attentati in cui sono rimaste uccise dodici persone. L’indirizzo della nuova redazione è tenuto segreto. Intanto il processo agli estremisti islamici procede a Parigi, con all’ordine del giorno le testimonianze i familiari delle vittime.

Il primo ministro francese, Jean Castex, ha annunciato in diretta tv l’immediata interruzione della sua visita nella Seine Saint-Denis, nella banlieue di Parigi, per recarsi alla cellula di crisi allestita al ministero dell’Interno per seguire in diretta quanto sta accadendo nella capitale. Il periodico francese aveva cambiato sede, trasferendosi in un luogo segreto, in seguito agli attentati di cinque anni fa in cui sono rimaste uccise dodici persone.

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