Aversa (Caserta) – Decine di ragazzi, adolescenti, fischiano i carabinieri giunti sul posto per scongiurare assembramenti e mancato utilizzo della mascherina. E’ accaduto in piazza Paul Harris l’altra sera facendo scattare la rabbia del sindaco Alfonso Golia che ora ne annuncia la chiusura insieme agli altri luoghi topici della movida. Una piazza, quella dedicata al fondatore dl Rotary, dove non si affacciano localini per i giovani ma, per una strana alchimia, ogni sera si riempie di ragazzi, quasi tutti minorenni.
Scene che si sono continuate a vedere in queste sere nonostante tutte le raccomandazioni e le restrizioni imposte negli ultimi giorni dal premier Giuseppe Conte e dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Dopo l’allarme dato dal consigliere comunale di opposizione Alfonso Oliva che chiedeva la chiusura della piazza in ossequio alle previsioni del Dpcm di Conte, ad attivarsi sono stati i residenti della zona che hanno deciso di allertare i carabinieri che, al loro arrivo, sono stati accolti da una salva di fischi sonori che li ha accompagnati anche quando i militari hanno lasciato l’area dopo i controlli e gli inviti a far ritorno a casa. «A volte – ha affermato in proposito Golia – penso dove vogliamo arrivare» per, poi, annunciare la partenza di una istanza indirizzata al prefetto di Caserta, Raffaele Ruberto, per chiedere la chiusura della piazza, così come previsto dal Dpcm di Conte, considerando anche che in zona non ci sono attività commerciali.
D’altro canto, la vicenda di piazza Paul Harris non è nuova. In precedenza c’era stata una petizione promossa dai residenti che da tempo segnalano gli assembramenti di decine e decine soprattutto di ragazzini in zona. «Non mi piace – ha aggiunto il primo cittadino aversano – introdurre ancora più elementi restrittivi ad una situazione già di per sé pesante, ma non è tempo delle mezze misure anche perché dobbiamo scongiurare misure ancora più restrittive che potrebbero incidere ancora di più su interi comparti economici». Accanto a piazza Harris, l’allarme è anche per un altro spazio, questa volta centralissimo, piazza Vittorio Emanuele dove è facile assistere alla presenza di tanta gente per lo più extracomunitari senza mascherina e in gruppi numerosi, incuranti di ogni invito e di ogni Dpcm che dettano misure di sicurezza per evitare ulteriori contagi. Contagi che ieri sera in città ammontavano a 306 in corso.
Polemiche, intanto, sul fronte dei tamponi per i dipendenti comunali, resisi necessari dopo che due di essi sono risultati positivi al Covid. Dopo i 60 di lunedì (tutti negativi), si è registrato uno stop per i restanti 19 dipendenti comunali che debbono necessariamente essere sottoposti a tampone, dopo che già aveva effettuato un’inutile fila con assembramento di 3 ore all’aperto il giorno prima. Gli interessati dovevano presentarsi al centro culturale “Caianiello” (ex Macello) alle 12. Ebbene, alle 12 e 22 il luogo era ancora sprangato e dei medici Asl nemmeno l’ombra. «Abbiamo telefonato pure al Padreterno, – dicono gli interessati – ma nessuno sa niente. Non sappiamo se rientrare al lavoro oppure rimanere a casa in attesa di ulteriori disposizioni. È vergognoso».
Nel frattempo, la Cappella maggiore del Seminario vescovile di Aversa ospiterà “Prega con noi”, l’iniziativa di preghiera itinerante che sta attraversando l’Italia nel tempo della pandemia, promossa da Tv2000 e InBlu Radio. A guidare il Rosario, il vescovo Angelo Spinillo. L’appuntamento, come di consueto, è fissato alle 21. Fedeli, famiglie e comunità religiose sono invitate a partecipare alla preghiera attraverso la diretta di Tv2000 (canale 28 e 157 Sky) e InBlu Radio e su Facebook.