Il governatore De Luca era stato già chiarissimo domenica a Che Tempo Che Fa snocciolando i dati, purtroppo terribili, sui contagi tra i giovanissimi subito dopo l’apertura dell’anno scolastico. Ed oggi prende tempo per decidere sulla riapertura della scuola elementare: nei prossimi dieci giorni ci sarà una ulteriore verifica dell’andamento epidemiologico ma per ora resta decisamente in dubbio persino la ripresa della didattica in presenza per le prime due classi della primaria.
Si tratta di decisioni concordate: nel corso della riunione convocata da De Luca con i rappresentanti del mondo della scuola e la direzione scolastica regionale, i sindacati, le Asl, l’ospedale Santobono e gli esperti dell’Unità di Crisi, dove è stata pure rivendicata «grande attenzione al mondo della scuola», rinnovata oggi « come già alla fine dell’estate con lo screening di massa per il personale docente e non docente, e l’acquisto dei termoscanner», al netto, ovviamente, della pausa elettorale, quando nelle scuole si è votato.
In particolare, a preoccupare sono i contagi di Caserta e Napoli e provincia. Nel frattempo proseguono i progetti scolastici per disabili e fasce deboli, per la didattica di sostegno, le iniziative per garantire un ampliamento dei congedi parentali ai genitori come già richiesto al Governo e bonus per l’acquisto di tecnologie per la didattica a distanza.
«La Cgil – dicono poi i segretari generali di Cgil Campania e Flc Cgil Campania, Nicola Ricci ed Ottavio De Luca – prende atto dei dati emersi durante la riunione della cabina di regia convocata dal presidente De Luca per discutere della scuola con senso di responsabilità, perché intervenire per fermare questa epidemia ci sembra la strada più responsabile da perseguire».