Un professore, che aveva mostrato in classe alcune caricature di Maometto, è stato decapitato nel pomeriggio di venerdì nell’hinterland di Parigi, in una banlieue. L’aggressore, 18 anni, ha urlato “Allah akbar”, minacciando anche la polizia con un coltello. Il giovane è stato ucciso, dopo un inseguimento, con dieci colpi di arma da fuoco. Fermate 9 persone, tra cui un minorenne. Sul caso la Procura nazionale antiterrorismo ha annunciato l’apertura di un’inchiesta. La persona decapitata era un professore di Storia e Geografia del liceo del Bois d’Aulne, di Conflans-Saint-Honorine.
Post su Twitter prima di venire ucciso da polizia – Il 18enne ha fatto in tempo a pubblicare le immagini del suo atto su Twitter prima di essere abbattuto dalla polizia. “Da Abdullah, servitore di Allah, a Macron, dirigente degli infedeli, ho giustiziato uno dei tuoi cani dell’inferno che ha osato offendere Maometto. Calma i suoi simili prima che non vi venga inflitto un duro castigo”, ha scritto. Nato a Mosca, il giovane, di origine cecena, avrebbe avuto un giubbetto esplosivo e – con il coltello ancora in mano dopo la decapitazione – si sarebbe diretto verso i poliziotti accorsi con fare minaccioso. Era sconosciuto ai servizi di informazione come possibile musulmano a rischio radicalizzazione. Gli unici suoi precedenti sono per reati comuni.
Lezione sulla libertà d’espressione – Il 5 ottobre, alcuni genitori di studenti del professore, si erano lamentati con la scuola per la lezione tenuta in classe, con l’insegnante che – parlando della libertà d’espressione – aveva mostrato le caricature di Maometto all’origine di tutte le minacce della jihad contro la Francia dai tempi della strage alla redazione di Charlie Hebdo, nel gennaio 2015. Tre settimane fa, prima dell’attacco davanti alla ex redazione del settimanale (due i feriti per mano di un ragazzo pachistano), il giornale satirico aveva ripubblicato le vignette per celebrare l’apertura del maxiprocesso ai fiancheggiatori dei killer del 2015. Su Youtube un genitore ha anche pubblicato un video con il racconto di una ragazzina allieva del professore, che racconta la lezione incriminata. Secondo le sue parole, l’insegnante ha chiesto agli studenti musulmani se volevano uscire prima di mostrare le caricature di Maometto.
Fermate 9 persone, anche un minore – Quattro persone tra cui un minorenne sono state prese in custodia dalla polizia. I quattro sarebbero tutte persone provenienti dalla cerchia familiare dell’aggressore ucciso dagli agenti. Nella notte eseguiti poi altri cinque arresti che hanno portato a nove il numero delle persone nelle mani degli inquirenti. Tra questi anche i genitori di un alunno del professore ucciso.
Macron: “Chiaro attentato terrorista islamico” – “Un nostro connazionale – ha detto il presidente francese Emmanuel Macron sul luogo della decapitazione del professore di storia – è stato assassinato perché insegnava, perché ha predicato a degli allievi la liberta’ d’espressione, la liberta’ di credere e quella di non credere. Il nostro connazionale – ha detto Macron, visibilmente emozionato – è stato vigliaccamente attaccato, è stato la vittima di un chiaro attentato terrorista islamico”.