San Marcellino (Caserta) – Ha lottato per un mese contro la morte, ma non c’è l’ha fatta. E’ morto nella giornata di ieri Nicola D’Angelo, il 45enne di San Marcellino che lo scorso 13 settembre aveva avuto un incidente mentre era alla guida della propria motocicletta. Da allora l’uomo non aveva più ripreso conoscenza. Subito dopo l’impatto, infatti, era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico alla testa per bloccare un’emorragia cerebrale. L’intervento era riuscito, ma si era reso necessario il ricovero nel reparto di terapia intensiva poiché una costola gli aveva perforato un polmone. I sanitari hanno tentato di tutto per poi arrendersi davanti alla gravità delle sue condizioni di salute. Dopo la morte la salma, su disposizione del competente magistrato presso la Procura della Repubblica di Napoli Nord, è stata trasferita presso l’istituto di medicina legale dove sarà eseguito l’esame necroscopico. Solo dopo potrà essere celebrato il funerale.
Nicola d’Angelo, molto conosciuto non solo nel Rione Campo Mauro, dove viveva in via Donizetti, una piccola traversa di via Verdi, ma anche in tutto il paese, era titolare di una piccola impresa di impiantistica che si interessava di impianti elettrici ed idraulici. Lascia nel dolore e nella costernazione la moglie e ben tre figlie in tenera età intorno alle quali si è stretto l’intero centro dell’Agro Aversano. Secondo una prima ricostruzione operata all’epoca dai carabinieri della stazione di via Milano, l’uomo stava percorrendo la strada di collegamento tra Rione Campo Mauro e Rione Santa Croce, quando, per cause in corso di accertamento, fu sbalzato dalla moto finendo malamente sull’asfalto.
Tra le varie ipotesi, quella più accreditata porta ad una possibile buca che abbia fatto perdere al 45enne elettricista il controllo della moto. Ed è da questa ipotesi che partirebbero le indagini coordinate dai magistrati del tribunale aversano e condotte dai carabinieri del posto. Sull’episodio, che ha scosso l’intera piccola comunità di San Marcellino, da registrare l’intervento del sindaco del paese, Anacleto Colombiano che ha dichiarato: «Nicola era una persona perbene, un grande lavoratore del quale ho avuto occasione di apprezzare le qualità personalmente. In questo triste momento sono vicino a nome mio e di tutta la comunità di San Marcellino alla moglie, alle piccole e a tutta la famiglia per il grave dolore che li ha colpiti».