Il Premio Nobel per l’Economia è stato assegnato agli statunitensi Paul R. Milgrom e Robert B. Wilson per “il miglioramento della teoria dell’asta e l’invenzione di nuovi format delle aste”. Lo ha annunciato l’Accademia di Svezia. I due, esperti del funzionamento delle aste, hanno usato i loro studi per creare nuovi format per le aste per beni e servizi difficili da vendere in modo tradizionale, come le frequenze radio. Delle loro scoperte hanno beneficiato venditori, compratori e contribuenti di tutto il mondo. Paul Robert Milgrom e Robert Wilson sono entrambi professori della Stanford University.
Wilson, classe 1937, è professore emerito e distinto di Management. Ha reso importanti contributi alla scienza del management e all’economia aziendale. Ha anche partecipato alla riformulazione dell’organizzazione industriale con la teoria dei giochi non cooperativa. La sua ricerca nella tariffazione non lineare ha influenzato in particolare l’industria energetica, ed è stato il relatore di Milgrom. Milgrom, classe 1948, è professore dal 1987: esperto della “game theory” è specializzato nella teoria delle aste e nelle strategie dei prezzi ed e’ il creatore del teorema “No trade” insieme a Nancy Stockey. Insieme a Wilson ha creato il protocollo delle aste che la Fcc, la commissione federale per le comunicazioni americana, usa per determinare quale compagnia telefonica si aggiudichi quali frequenze.
I ricercatori – ricordano dai Nobel – con la teoria dell’asta, hanno cercato di comprendere i diversi risultati delle regole di puntata e dei prezzi, e in generale il format dell’asta. Dato che chi punta si comporta in modo strategico, hanno dovuto prendere in considerazione ciò che sapevano e ciò che pensavano sapessero gli altri scommettitori. Wilson ha sviluppato una teoria per l’asta degli oggetti con un valore comune (quello che è incerto prima dell’asta ma uguale per tutti alla fine): esempi sono il valore delle frequenze radio o il volume di un minerale in una data area. Wilson ha mostrato come i puntatori razionali tendessero a fare offerte sotto la loro stima più alta per il valore comune: sono preoccupati, cioè, della “winner’s curse”, la maledizione del vincitore, che consiste nel pagare troppo e sostanzialmente perdere. Milgrom ha formulato una teoria più generale sulle aste che non regola solo i valori comuni ma anche i valori cosiddetti privati, cioè che variano da compratore a compratore. Ha analizzato le strategie di puntata in un numero di format di aste molto note, dimostrando che il format dà al venditore un ricavo più alto quando chi punta sa di più del valore attribuito dagli altri compratori.
“I soldi del Premio? Li metto da parte” Cosa fare con circa un milione di dollari? Semplice, durante una pandemia “si mettono da parte in attesa di tempi migliori”. E’ questa la riposta che il neo premio Nobel Wilson ha riposto a chi gli chiedeva “a caldo” cosa avrebbe fatto con i soldi del premio. “Temo che al momento non potrà spendere granché in viaggi. Quindi probabilmente li metterò solo da parte, per mia moglie e i miei figli – ha detto -. Risparmio in attesa di tempi migliori”.