Aversa, 26 chilometri di piste ciclabili in città: il progetto “Biciplan”

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Dare vita ad una rete di piste ciclabili lunga 26 chilometri. Questo il progetto di Biciplan della città di Aversa che è stato presentato nel pomeriggio di ieri nel corso di una conferenza stampa sul web alla quale hanno preso parte il sindaco Alfonso Golia insieme al professore Armando Cartenì, docente del dipartimento di ingegneria, e al redattore del piano l’ingegnere Pasquale Di Nardo. Obiettivo principale dell’Amministrazione è quello di realizzare una serie di azioni, di breve e lungo periodo, capaci di costruire un modello di mobilità sostenibile per la città con la partecipazione dei cittadini, dei soggetti pubblici e privati presenti sul territorio e anche dei comuni contermini. Non a caso, il progetto sarà reso pubblico per avviare una cooperazione con quanti vorranno collaborare.

L’iniziativa è in linea con i «Sustainable Development Goals (SDGs)» dell’Agenda 2030 e tenendo conto già da ora delle «Guidelines. Developing and implementing a Sustainable urban mobility plan». «Si vogliono quindi realizzare – hanno affermato gli interessati – un insieme articolato di azioni capaci di rispondere alle criticità legate al traffico e alla carenza di aree per la sosta, ma allo stesso tempo delle azioni innovative capaci di proiettare la mobilità della città in un’ottica di sostenibilità». Per attuare questi obiettivi è stato siglato con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli l’accordo di collaborazione per attività scientifiche di supporto all’attuazione delle strategie comunali per lo «Sviluppo di studi e buone pratiche per la mobilità sostenibile», sotto la responsabilità scientifica del professore Cartenì.

L’accordo permetterà di sviluppare e promuovere le ricerche sul tema della mobilità sostenibile e mettere in atto studi progettuali per la realizzazione di interventi nel territorio comunale. Punti di partenza di un progetto che sarà concretizzato man mano attraverso l’arrivo di nuovi finanziamenti le tre stazioni e le sedi dei due dipartimenti. Ad essere interessate anche le strade dei centri storici dove sarà possibile, grazie ad accorgimenti, pedalare in sicurezza. Da evidenziare che, in questo ambito sarà recuperato il servizio di bike sharing (oggi completamente abbandonato e in via di distruzione) con le stazioni di sosta delle bici spostate in luoghi protetti tipo le stazioni ferroviarie e i dipartimenti universitari.

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