Campania, scuole chiuse fino al 30 ottobre. Stop feste e cibo d’asporto

di Redazione

Pubblicata l’ordinanza firmata dal presidente Vincenzo De Luca contenente ulteriori misure di contenimento e prevenzione del contagio da Covid-19. Leggi ordinanza: clicca qui. «In relazione alla situazione epidemiologica esistente – recita la nota dell’unità di crisi – sono state adottate misure rigorose con il doppio obiettivo di limitare al massimo le circostanze di assembramenti pericolosi in ogni ambito, privato e pubblico, e con l’obiettivo di ridurre al massimo la mobilità difficilmente controllabile».

Tra le principali misure adottate c’è la sospensione delle attività didattiche ed educative nelle scuole primarie e secondarie, e anche nell’infanzia ove incompatibile con lo svolgimento da remoto, per il livello di contagio altissimo registrato anche nelle famiglie e derivante da contatti nel mondo scolastico: «Sono sospese le attività didattiche ed educative in presenza dal 16 al 30 ottobre», scrive De Luca nell’ordinanza. Allo stesso modo, sono sospese le attività didattiche e di verifica in presenza nelle Università, fatta eccezione per quelle relative agli studenti del primo anno.

Ancora, «sono vietate le feste, anche conseguenti a cerimonie, civili o religiose, in luoghi pubblici, aperti al pubblico e privati, al chiuso o all’aperto, con invitati estranei al nucleo familiare convivente; e sono sospese le attività di circoli ludici e ricreativi». Non bastasse, «a tutti gli esercizi di ristorazione è fatto divieto di vendita con asporto dalle 21 mentre resta consentito il delivery senza limiti di orario».

«La situazione epidemiologica è ancora sotto controllo, ma dopo aver visto i numeri di contagiati di oggi, abbiamo ritenuto opportuno applicare una sospensione delle attività didattiche in presenza nelle scuole per due settimane a partire da domani 16 ottobre», dichiara Lucia Fortini, l’assessora all’Istruzione della Regione Campania. «È una decisione dolorosa – aggiunge – e ringrazio di cuore tutto il personale scolastico docente e non docente e i dirigenti scolastici che hanno fatto l’impossibile per far funzionare le nostre scuole lavorando senza risparmiarsi. L’obiettivo è scongiurare il peggio e sarà possibile solo con il senso civico e la responsabilità di ciascuno di noi».

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