Aversa, i giovani di “Fridays for Future” si incatenano sotto i portici del Comune

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – I giovani di Fridays for Future di Aversa si incatenano sotto i portici del Comune di Aversa, in piazza Municipio «come segno di protesta nei confronti di politiche inadeguate e fallimentari» da parte dell’attuale amministrazione comunale. Amministrazione che il 27 settembre dello scorso anno con il sindaco Alfonso Golia era scesa in piazza per dialogare con i giovani. – in alto una galleria fotografica – 

«In un anno di vita circa, l’amministrazione comunale – spiega Ferdinando Pezzopane, uno degli attivisti – ha continuamente cercato di tessere dialoghi con Fff – Aversa. Noi ragazzi siamo sempre stati entusiasti di ciò e abbiamo provato a rendere questo dialogo una collaborazione effettiva, rimanendo però delusi sin da subito. E ad essere traditi sono stati proprio gli impegni presi in campagna elettorale: consumo suolo zero (con riduzione del suolo impermeabile e aumento di quello permeabile), rivalorizzazione delle aree verdi, riduzione dell’inquinamento atmosferico, riduzione del traffico veicolare, potenziamento dei mezzi pubblici e della mobilità ciclistica e pedonale». «La famosa amministrazione green e progressista – continuano i giovani di Fff – è rimasta impelagata in processi burocratici lenti e farraginosi da un lato, da poca coesione e giochi politici, dall’altro. Le tante proposte e idee (Bike Strike, Biblioteca Green, Laboratorio di Comunità) portate all’attenzione dei nostri politici sono finite nel dimenticatoio a causa della mancanza di una programmaticità concreta, mostrando inadeguatezza metodologica e comunicativa».

Gli attivisti ambientalisti fanno, poi, un’amara considerazione: «Siamo sempre stati approssimati perché inesperti, giovani e sognatori. Alfonso Golia e la sua squadra non dovevano essere proprio la novità e l’alternativa a un sistema politico corrotto, clientelare e marcio? Eppure ad Aversa si continua a costruire, le aree verdi sono abbandonate o manutenute male, l’aria è irrespirabile e di mezzi pubblici efficienti nemmeno l’ombra. Il tempo scorre e le speranze per un futuro sostenibile per la nostra generazione si assottigliano sempre di più. Le catene sono proprio il simbolo di una politica lenta, incapace di agire concretamente e di immaginare il futuro». In conclusione il ribadire delle richieste che rappresenta anche una speranza: «Futuro, però, che resta imprigionato e senza scampo. Vogliamo una città nuova, moderna, accogliente e soprattutto sostenibile e pulita».

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