Aversa (Caserta) – Sono passati sei lunghi anni dall’inaugurazione, con il compianto sindaco Giuseppe Sagliocco, e ancora non è aperto al pubblico. Stiamo parlando del Sedile di San Luigi, l’unico seggio nobiliare sopravvissuto, dei quattro che si trovavano ad Aversa, nonché il più antico tra i tredici esistenti in Italia, aboliti in seguito all’editto emanato dal re Ferdinando IV di Borbone nell’aprile del 1800.
Tipica istituzione medievale, il Sedile veniva utilizzato, dalle più importanti famiglie nobiliari, per riunirsi nella “Giunta degli Eletti” ed amministrare la città su tematiche civili e giudiziarie. Una sorta di potere decentrato della Corona, concesso alla città nel 1195 dall’imperatore Enrico VI, figlio di Federico Barbarossa. Restaurato, in particolare negli elementi lapidei, nella terrazza soprastante il voltato e nelle finiture delle vele, grazie ad un progetto finanziato dalla Regione Campania, ma ancor prima con i soldi degli aversani nel 1692, recintato nel 1913, sarebbe dovuto servire, dal 2014 in poi, come ufficio di promozione turistica e sede informativa per il ‘Jommelli – Cimarosa Festival’, o almeno queste erano le ipotesi di utilizzo avanzate dall’amministrazione in carica.
Di certo, un lustro e più di abbandono, di incuria e di azione degli eventi atmosferici, non vanno dimenticati, considerando lo stato attuale della struttura. Gli ambienti esterni danno l’impressione di un cantiere aperto, il cuore del seggio si presenta indecoroso o quantomeno bisognoso di manutenzione. E, a quanto pare, i lavori di completamento della pavimentazione esterna, che hanno forse ritardato la riapertura, dovevano essere ultimati con il progetto “Sagrati delle Cento Chiese”, finanziato con fondi comunitari del programma “Più Europa” e consegnati entro la primavera del 2019, ma, ad oggi, non è dato sapere perché il sito è ancora chiuso e inutilizzato.
Sebbene non abbiamo una data certa sulla consegna della struttura alla collettività, potrebbe invece essere già deciso il futuro utilizzo, come ha dichiarato l’assessore alla Cultura della città di Aversa, Luisa Melillo, interpellata sull’argomento: “Per quanto riguarda l’utilizzo, il sito sarà destinato a sede di una delle due Pro Loco aversane accreditate nell’elenco regionale. Abbiamo già fatto una riunione, con i due presidenti e con l’assessore De Michele, e i presidenti hanno accettato con piacere la proposta. Un’associazione andrà nel sedile di San Luigi, l’altra nella sede di via Botticelli”. Prendiamo atto della scelta operata, nella speranza però che venga data la possibilità ai cittadini di accedervi liberamente, considerato che da anni, impazienti, attendono questa eventualità.