Squille (Caserta) – 14 ottobre 1943 – 14 ottobre 2020. Quasi 80 anni di storia, ma il ricordo è ancora vivo nella mente, nei racconti, di chi certi eventi li ha vissuti davvero. A causa dell’aumento dei contagi, l’annuale commemorazione ai Caduti civili e di guerra della Seconda Guerra Mondiale a Squille (frazione di Castel Campagnano, nel Casertano) è rimandata a data da destinarsi. Nonostante ciò il presidente dall’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci – Sezione di Squille, Tommasino Cerreto, si è recato ad apporre la consueta corona d’alloro in memoria delle vittime. E stavolta non solo di guerra, ma anche dell’epidemia in corso. La corona è stata accompagnata dal tricolore italiano, simbolo di una Nazione che di sfide, battaglie, ostacoli ne ha vinti e superati. Un gesto personale e senza formalità quello del presidente Cerreto.
Presenti sul posto, per onorare la memoria storica e ricordare i fatti dell’epoca, anche Alberto D’Agostino, a sua volta accompagnato da suo figlio, il dottor Enrico D’Agostino nonché presidente dell’Ancr – Sezione di Caiazzo. “La cerimonia tradizionale, momento di aggregazione e di memoria condivisa degli avvenimenti storici dell’epoca, si svolgerà non appena questa situazione d’emergenza sarà terminata” ha dichiarato il cavalier Cerreto.
Intanto, sono iniziati i lavori de “L’alba di Squille”, documentario che ripercorre in particolar modo gli eventi culminato nella notte tra il 13 e 14 ottobre 1943. Lo stesso Tommasino ne è stato protagonista in prima persona. Quella notte culminò nello scontro finale tra le truppe Americane e le milizie tedesche. Bombardamenti, sparatorie a non finire, la rimbombante resa a desolazione dell’intero territorio. Ma poi l’alba, la liberazione di Squille e i territori circostanti. Fatti che nel documentario in fase di sviluppo verranno dettagliatamente narrati. A tempi migliori, giorni più soleggiati.