Tra le province di Caserta, Napoli, Latina e Frosinone, i carabinieri della compagnia di Caserta, col supporto delle altre compagnie territorialmente competenti e del Nucleo Cinofili di Sarno, a conclusione di un’articolata attività di indagine, coordinata dalla Procura antimafia di Napoli, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di 12 persone, indagate a vario titolo per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Si tratta di: Francesco Capasso, 27 anni; Vincenzo De Lucia, 50; Gaetano Ferrante, 24; Massimiliano Luiso, 26; Michael Natale, 27; Vincenzo Alfredo Natale, 34; Celestino Pasquariello, 25; Valerio Pasquariello, 33; Luca Piscitelli, 26; Salvatore Piscitelli, 58; Umberto Zampella, 37; Andrea Zito, 26. – continua sotto –
L’attività investigativa, avviata nel novembre 2016 e focalizzata sulle dinamiche di spaccio di stupefacenti della città di Caserta, ha permesso in particolare di accertare l’operatività di una ramificata consorteria dedita allo spaccio nonché di individuare il canale di approvvigionamento della droga trattata (cocaina, crack e hashish) proveniente principalmente da Caivano. Nel provvedimento giudiziario viene riconosciuta l’operatività di una piazza di spaccio nella frazione San Clemente. Ricostruito l’organigramma criminale costituito da un ramificato e aggressivo sodalizio dedito all’incessante compravendita di ingenti quantitativi di droga a Caivano che venivano poi rivenduti al dettaglio a Caserta. Il gruppo si reggeva su una struttura fondata sull’affiliazione fra i soggetti membri, tutti giovani casertani e caivanesi, legati tra loro da rapporti di parentela e di amicizia, quattro dei quali risultano già attinti da precedenti provvedimenti restrittivi. – continua sotto –
E’ emersa la scaltrezza e la pericolosità sociale degli indagati, in gran parte incensurati all’epoca dei fatti, pienamente determinati a perseguire con pervicacia l’attività illecita attraverso l’adozione di tutte le cautele finalizzate a consentire al gruppo di continuare ad operare adattandosi al mutamento delle circostanze. E’ stato anche individuato un importante canale di approvvigionamento dello stupefacente che veniva acquistato a Caivano. La droga acquistata, principalmente cocaina, veniva trasportata in grossi quantitativi nel casertano a bordo di autovetture a noleggio sempre differenti. Nel capoluogo la cocaina, al fine di ricavare il maggior numero di dosi possibile ovvero di essere trasformata in crack, veniva lavorata in via Cittadella all’interno di un appartamento in affitto. Proprio all’interno di tale “raffineria artigianale” è stato rinvenuto materiale tecnico altamente professionale per la pesatura, il confezionamento e la trasformazione chimica, nonché un congegno telecomandato realizzato all’interno di un cassetto, occultato in una parete, utilizzato per nascondere tutto lo stupefacente destinato ad essere venduto al dettaglio sulla principale piazza di spaccio sita in via Caprio Maddaloni, nel circolo “Sport Club giovanile”, che attirava acquirenti da tutto l’hinterland. – continua sotto –
Nel corso dell’attività sono stati riscontrati più di cento episodi di cessione di sostanze stupefacenti durante i quali sono stati identificati numerosi assuntori, oggetto di segnalazione alla locale Prefettura. Durante l’indagine sono state tratte in arresto due persone, entrambe indagate, e sequestrati complessivamente 500 grammi di cocaina e crack, 1.500 euro in banconote e materiale tecnico altamente professionale utilizzato per la lavorazione dello stupefacente. Nel corso delle odierne operazioni di perquisizione sono stati altresì rinvenuti un revolver calibro 7.65 privo di segni distintivi e cartucce illegalmente detenute nonché modiche quantità di marijuana e hashish.