Napoli, paziente trovato morto al”Cardarelli”: indagine su video choc

di Redazione

Un paziente ricoverato nell’Area Sospetti del pronto soccorso del Cardarelli di Napoli, con probabile infezione da Covid-19 e già in terapia, è stato trovato privo di vita nel bagno dell’area di Pronto Soccorso. A ritrovare il corpo è stato il personale dell’ospedale che ha notato l’eccessiva permanenza dell’uomo nella toilette. Non è al momento possibile stabilire quale sia stata la causa del malore che ha portato al decesso, tuttavia la direzione sanitaria ha avviato ogni indagine necessaria. A pochi minuti dal decesso ha iniziato a circolare in rete un video, diventato virale, che mostra il corpo dell’uomo.

“Nella giornata di oggi, mercoledì 11 novembre 2020, un paziente ricoverato nella Area Sospetti del pronto soccorso del Cardarelli, con probabile infezione da Covid-19 e per questo già in terapia, è stato trovato privo di vita nel bagno dell’area di pronto soccorso”, è il comunicato dell’Aorn Cardarelli di Napoli. “A ritrovare il corpo è stato il personale dell’ospedale che ha notato l’eccessiva permanenza dell’uomo nella toilette. A pochi minuti dal decesso ha iniziato a circolare in rete un video che mostra il corpo dell’uomo, girato approfittando dell’allontanamento dei soccorritori andati a prendere una lettiga sulla quale adagiare il corpo. Non è al momento possibile stabilire quale sia stata la causa del malore che ha portato al decesso, tuttavia la direzione sanitaria ha doverosamente avviato ogni indagine necessaria. Alla famiglia dell’uomo vanno le condoglianze della direzione strategica e di tutto il personale che si spende ogni giorno per porre un argine alla violenza di questa pandemia”.

“È deprecabile – dice il direttore generale Giuseppe Longo – che eventi simili siano oggetto di strumentalizzazioni tese a costruire terribili e pericolose suggestioni nell’opinione pubblica. Proprio per questo, e per il rispetto dovuto alla sofferenza della famiglia, la direzione strategica del Cardarelli ha avviato un’indagine interna tesa ad accertare chi e in che modo abbia girato e diffuso il video. E bene sottolineare che a tutti i pazienti dell’area sospetti, al pari di tutte le altre aree, viene sempre garantita continua assistenza da parte del personale sanitario in servizio”.

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