Malgrado un reddito da 200mila euro è riuscito ad ottenere dall’Asl l’esenzione dal ticket per la moglie e il figlio, inseriti illecitamente negli stati di famiglia di persone indigenti, molte delle quali all’oscuro di tutto: così funzionava il sistema messo in piedi da due donne che facendosi pagare una quota fissa mensile erano in grado di ”costituire” nuclei familiari “ad hoc” per non far pagare medicinali e visite a chi non aveva diritto. Un danno all’Azienda Sanitaria Locale Napoli 3 Sud quantificato dalla Guardia di Finanza di Torre Annunziata (Napoli) in oltre 55mila euro.
I finanzieri hanno anche individuato 215 persone che usufruivano illecitamente dell’agevolazione. M.M. e A.G., entrambe di 50 anni e di Torre Annunziata, avevano a disposizione anche una pletora di collaboratori che consegnavano le pratiche all’Asl. Sono state proprio le lunghe file davanti agli uffici, quasi sempre composte dalle stesse persone, a insospettire gli investigatori. Alle due donne e ai loro “clienti” le Fiamme gialle hanno presentato sanzioni amministrative complessive per oltre 220mila euro. “In sostanza, – fanno sapere dalla Guardia di Finanza – coloro i quali risultavano avere un reddito individuale elevato venivano inseriti in nuclei familiari composti ad hoc con persone indigenti, in modo da rientrare nelle categorie di beneficiari di esenzione”.