Aversa (Caserta) – La dirigente dell’Area Finanziaria, Gemma Accardo, rifiuta di consegnare atti relativi alla gara per l’assegnazione del servizio di riscossione dei tributi al consigliere comunale Alfonso Oliva, adducendo “ragioni di privacy”, e scoppia l’ennesima grana in un settore, quello appunto della riscossione dei tributi comunali, che dire sia nell’occhio del ciclone è semplicemente un eufemismo. – continua sotto –
Allora Oliva, che ha dalla sua quella di essere anche avvocato, si arma di carta e penna e si rivolge, oltre che alla dirigente, anche all’assessore al Bilancio, Francesca Sagliocco, alla presidente della commissione consiliare Bilancio, Luisa Diana Motti, al presidente della commissione consiliare Trasparenza, Francesco Sagliocco, e al presidente del Consiglio comunale, Carmine Palmiero. L’esponente di Fratelli d’Italia ricorda che, quale consigliere comunale, lo scorso 23 ottobre 2020, avanzava una richiesta di accesso agli atti alla dirigente Accardo ed all’assessore al Bilancio, Sagliocco, relativa: al progetto tecnico della ditta Sogert spa assegnataria del servizio di riscossione tributi; alla lista dei crediti certi, liquidi ed esigibili inviata dall’ente alla società”. “Dopo circa un mese, solo in data 18 novembre 2020, sempre a mezzo pec, – continua Oliva – la dirigente in questione rigettava la richiesta motivandola per ragioni di privacy”. – continua sotto –
Subito dopo Oliva motiva giuridicamente la sua richiesta e smonta la posizione degli uffici comunali: “Ritenuto che l’accesso agli atti espletato da un consigliere comunale è previsto, garantito e tutelato dal vigente statuto comunale; visto che la dirigente motivava il diniego sulla scorta della sentenza numero 64 della V sezione del Consiglio di Stato del 07/01/20 e sulle linee guida del garante della privacy regolamento Ue 679/16. Visto che il diritto ad ottenere dall’Ente le informazioni utili ad espletamento del mandato non incontra nessuna limitazione derivante dalla natura sensibile degli stessi in quanto il consigliere comunale, al quale è ostensibile anche la documentazione che, essendo riservata, non potrebbe essere ostensibile ad altri richiedenti, è vincolato dal segreto d’ufficio e, pertanto, non è assimilabile a soggetti terzi (giusta decisione del Consiglio di Stato sezione V numero 4525 del 09/09/14); visto che i consiglieri comunali hanno libero accesso anche agli atti dei giudizi contenenti i dati sensibili e le richieste di pareri legali, nonché agli atti relativi alle richieste pervenute presso l’ufficio Politiche sociali poiché, nell’esercizio delle proprie funzioni, rivestono il ruolo di componenti del massimo Organo di Governo del Comune giusta sentenza del Consiglio di Stato sezione V numero 2716 del 04/05/04”. Da queste considerazioni l’insistenza di Oliva nell’accesso agli atti per ottenere: il progetto tecnico della ditta Sogert spa assegnataria del servizio di riscossione tributi; la lista dei crediti certi, liquidi ed esigibili inviata dall’ente alla società.