Aversa, le nuove strisce blu già stanno sbiadendo e il servizio stenta a partire

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Le strisce blu tracciate in piena estate stanno sbiadendo senza essere state mai utilizzate. Il servizio di sosta a pagamento, dopo un ritardo di oltre un anno dovuto a diversità di vedute tra i massimi dirigenti del Comune di Aversa sul pagamento della tassa di occupazione degli spazi pubblici, sarebbe dovuto partire a settembre. – continua sotto –

All’ultimo momento ci si è, però, accorti che il bando di gara, redatto dalla precedente amministrazione non consentiva se non un massimo 200, forse 300 abbonamenti per residenti e pendolari. Troppo pochi per Aversa. Sono, infatti, almeno duemila gli aversani che da quando prenderà il via il servizio saranno costretti a pagare diverse migliaia di euro all’anno per poter parcheggiare la propria autovettura nei pressi della propria abitazione se non dovesse sbloccarsi questa situazione post gara di appalto. Trecento posti destinati agli abbonati sono praticamente nulla a fronte di una città di 55mila persone che di mattina diventano almeno 80mila tra addetti ai lavori di uffici, scuole di ogni ordine e grado (università compresa), tribunale, Inps, Inail e chi più ne ha più ne metta. Una situazione di stallo che sta mettendo a dura prova i rapporti tra l’amministrazione comunale e la ditta che si è aggiudicata la gara, la Publiparking, che non solo ha tracciato migliaia di strisce blu, ma ha anche già installato anche i parcometri. Ed ora attende che si risolva l’annoso problema: «quello dell’amministrazione e dirigenti che non riescono ad avere rapporti proficui». – continua sotto –

Non è di questo parere il primo cittadino aversano. «Siamo pronti – afferma il sindaco Alfonso Golia – per partire, per dare inizio al servizio. Abbiamo fissato i criteri per gli abbonamenti, che, purtroppo, quella gara ereditata prevedeva al 10%». «Stiamo cercando – continua il sindaco Dem – degli spazi non gestiti nelle strisce blu da destinare ai residenti ed è inutile dire che anche qui, anche in questo caso abbiamo messo la classica pezza per coprire sviste precedenti». «Comunque, – conclude Golia – bisogna anche ricordare ed evidenziare che con la pandemia in atto, soprattutto in quelle aree che sono state dichiarate zona rossa tutti i comuni stanno sospendendo la sosta a pagamento per gli autoveicoli». – continua sotto –

Di «dirittura d’arrivo» parla anche il presidente della commissione consiliare urbanistica Mimmo Menale, esponente della maggioranza di centrosinistra, che, subito dopo, spiega: «Abbiamo dovuto individuare nuove aree di sosta a pagamento per riequilibrare altre aree che non sono più nella disponibilità della città, questo per non alterare gli equilibri previsto dal bando di gara. Inoltre, poiché il 10% destinato ai residenti sempre dal capitolato di gara non risponde assolutamente alle esigenze di una città di 52mila abitanti con vocazione ai servizi e al terziario, stiamo individuando delle zone a sosta libera da destinare a strisce gialle per residenti in quelle aree di Aversa dove non ci sono garage». – continua sotto –

Dall’opposizione stigmatizza il ritardo il capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia Alfonso Oliva che ipotizza anche la possibilità del concretizzarsi di un danno erariale a causa del ritardo dell’avvio del servizio. «Le iniziali responsabilità – afferma sempre dall’opposizione Gianluca Golia – sono senz’altro da attribuire a chi ha preparato quella gara d’appalto, stabilendo criteri che di fruibile concretamente hanno davvero poco, ma, se dopo un anno, si firma per l’attuazione del bando e si cercano di correggere gli errori beh, il problema diventa dell’amministrazione in carica. Rimodulazione se possibile o revoca in autotutela della gara sarebbero stati auspicabili».

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