Covid Campania, Zinzi: “Medici rinunciano a reclutamento per sicurezza e retribuzioni inadeguate”

di Redazione

“L’alto numero di rinunce dei partecipanti al bando della Protezione Civile per i medici in Campania e, in generale, le difficoltà della Regione di ampliare la dotazione di personale sanitario in servizio, rappresentano certamente un campanello d’allarme sul sistema di reclutamento e sul riconoscimento professionale che deve far riflettere”. Così Gianpiero Zinzi, componente Commissione Sanità e capogruppo della Lega in Regione Campania, dopo il bilancio negativo del bando della Protezione civile per medici da inviare in Campania. – continua sotto –

Su 156 domande, rende noto la Regione, ci sono state 97 rinunce e 7 esclusioni per mancanza di requisiti. Altre 25 domande sono in attesa di riscontro, e solo 27 medici (tra cui tre anestesisti, pochissimi rispetto alle necessità) sono entrati in servizio. “Da mesi la Campania ha richiesto l’invio di medici (600), in particolare anestesisti, e infermieri (800)”, ricorda l’ufficio stampa di Palazzo Santa Lucia. – continua sotto –

“A fronte di prestazioni ad alto rischio – continua Zinzi – nella maggioranza dei casi non vengono proposte condizioni lavorative e livelli di retribuzioni adeguate. Medici e infermieri sono stati determinati nel corso della prima ondata della pandemia, affrontare la seconda ondata senza aver predisposto un piano di reclutamento è stato folle né tantomeno si può pensare di ricorrere sempre e solo a rapporti di lavoro limitati nel tempo”.

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