Covid, Conte annuncia nuove misure restrittive ma non lockdown generale

di Redazione

“La curva dei contagi di sabato ha imposto un nuovo corpus delle misure restrittive da adottare anche prima di mercoledì”. Così il premier Giuseppe Conte alla Camera, per il quale c’è un’evoluzione della pandemia da Covid-19 verso lo “scenario 4” poiché “c’è il rischio tenuta dei servizi sanitari in alcune regioni dove il quadro è preoccupante”. “A ieri – ha riferito – risultano ricoverati in terapia intensiva 1939 persone. I pazienti in terapia intensiva sono al momento poco più della metà dei posti letto attivati grazie alle forniture del governo con il commissario straordinario”. “Gli italiani contagiati – ha aggiunto – sono di numero ben più elevato rispetto alla prima ondata anche se la qualità dei contagi è diversa e inferiore. Oggi fino al 95% per cento delle persone presentano sintomi lievi”.

“Siamo costretti ad intervenire in un’ottica di prudenza” per attuare nuove misure e “per eseguire una strategia di contenimento del contagio. Questa strategia va modulata a seconda della situazione delle regioni. Per questo motivo adotteremo – ha spiegato – una decisione per interventi modulati sulla base di rischi elevati sul territorio sulla base di criteri scientifici. Introdurremo un regime differenziato basato su differenti scenari regionali”. Alla luce dell’ultimo report di venerdì e della situazione particolarmente critica in alcune regioni “siamo costretti a intervenire in una  ottica di prudenza per mitigare il contagio  con una strategia che va modulata sulle differenti criticità” delle Regioni.

“Riteniamo necessario assumere una decisione orientata che ottempli nuovi interventi restrittivi modulati sulla base del livello di rischio nei territori. Su base di criteri scientifici predefiniti ci sarà un regime differenziato basato su diversi livelli regionali. A marzo sprovvisti di un piano abbiamo emanato provvedimenti che ci hanno portato un lockdown generalizzato, oggi invece abbiamo una struttura di prevenzione”. “No ad un regime indistinto sul territorio. Il prossimo Dpcm – ha detto – individuerà tre aree corrispondenti a tre aree di rischio”. Inoltre, sarà limitata capacità del 50% per trasporto pubblico locale e limiti di libertà di movimento serale.

“Per l’intero territorio nazionale intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure che contribuiscano a rafforzare il contenimento e la mitigazione del contagio. Chiudiamo nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali ad eccezione di negozi alimentari, parafarmacie e farmacie ed edicole dentro i centri. Chiudiamo i corner per le scommesse e giochi ovunque siano, chiuderanno anche musei e mostre”. Nel dpcm si prevede “anche integralmente” la didattica a distanza per le scuole di secondo grado. “Introdurremo il limite agli spostamenti da e verso le regioni con elevati coefficienti di rischio” salvo esigenze di lavoro, studio e salute.

Per Conte ora “l’interlocuzione con il parlamento è fondamentale, per questo ho ritenuto di rimettere ai due rami del parlamento ogni decisione” in ordine agli strumenti per contrastare la diffusione del contagio. Ascolterò con la massima attenzione le diverse posizioni che emergeranno dal dibattito di oggi in Parlamento e accoglierò rilievi e osservazioni contenuti nelle risoluzioni che saranno approvate alla Camera e al Senato”. “Il quadro epidemiologico nazionale ed europeo – ha sottolineato il capo del governo – appare particolarmente critico: la pandemia corre inesorabilmente e impetuosamente in tutto il continente”.

“Ci sono specifiche criticità in Regioni e province autonome. L’Rt nazionale è a 1,7 ma in alcune regioni ovviamente il dato è superiore. Esiste un’altra probabilità che 15 regioni superino le soglie critiche nelle aree delle terapie intensive e  delle aree mediche nel prossimo mese”, ha detto Conte, che fa sapere come “esiste una alta percentuale che nel prossimo mese in 15 regioni l’indice Rt peggiori”.

“La cura presso i domicili – ha continuato il premier – serve per alleggerire gli ospedali, Arcuri ha acquistato 10 milioni di test rapidi in modo da ridurre le quarantene. E’ stata avviata una richiesta per tamponi molecolari che porterà 250 mila tamponi molecolari al giorno. In questo modo aumenterà lo screening della popolazione italiana fino ad arrivare a 350 mila test al giorno, con uno scenario avverso disporremo anche di personale militare. L’evoluzione dell’epidemia risulta però molto preoccupante”.

“La priorità è la difesa umana della salute. Siamo consapevoli del senso di smarrimento e della rabbia dei cittadini. Non vi può essere alcun dilemma tra la protezione della difesa della salute e la difesa dell’economia”, ha detto il presidente del Consiglio.

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