Covid, la Campania zona gialla “a sorpresa”: ecco cosa cambia

di Redazione

Nel Dpcm presentato dal premier Giuseppe Conte (guarda il video) che ha diviso l’Italia in zone contrassegnate da colori diversi ai quali corrispondono scenari epidemiologici e misure anti Covid differenziate, la Campania è stata inserita nella fascia gialla, quindi a “rischio moderato”, e non arancione, rischio medio-alto, come era stato pronosticato. Il Ministero della Salute, quindi, ha considerato la situazione campana meno grave rispetto alle aspettative e, pertanto, non scatteranno le misure più stringenti anti-Covid previste per l’area arancione, come il blocco degli spostamenti tra Comuni. Le nuove misure dell’area gialla in Campania scatteranno a partire da venerdì 6 novembre, come prevede il decreto di Conte, e saranno in vigore fino al 3 dicembre. Ma dopo 14 giorni si valuterà la permanenza nell’area gialla della Campania.

Il panorama preciso, comunque, sarà definito quando il governatore campano Vincenzo De Luca emanerà una nuova ordinanza tesa ad armonizzare le prescrizioni già in vigore con quelle nazionali. Le regioni, infatti, possono comunque sempre adottare misure più stringenti rispetto a quelle nazionali, come già successo, in Campania, per la scuola. Nel frattempo vediamo quali sono le misure nazionali previste per le zone arancioni, destinate a restare in vigore 15 giorni.

Coprifuoco – “Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 del giorno successivo – si legge nel testo firmato ieri, poco prima della mezzanotte, dal capo dell’esecutivo – sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.

Spostamenti – Tra queste regioni sono consentiti sempre gli spostamenti dei cittadini, che invece sono vietati da e verso le zone rosse e arancioni. All’interno dei territori che ricadono nella zona gialla sarà invece consentito spostarsi tra Comuni e tra Province. Si potranno varcare i confini regionali, purché le regioni accanto siano nella stessa situazione di rischio moderato. È comunque fortemente raccomandato a tutti i cittadini, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o provati, se non per esigenze di lavoro o di studio, per motivi di salute o necessità.

Bar e ristoranti – Per quanto riguarda invece l’attività di bar e ristoranti nelle regioni gialle, ovvero quelle a minor rischio, potrà proseguire, come è stato fino ad ora, fino alle 18, anche la domenica. Si fermeranno invece bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, sia nelle aree arancioni che in quelle rosse, e saranno consentiti solo il servizio a domicilio e l’asporto (con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze) fino alle 22.

Parrucchieri e barbieri non subiranno alcuno stop, nemmeno nelle zone rosse, trattandosi di attività che lavorano solo per appuntamento e nel rispetto di specifici protocolli. Nelle zone gialle quindi continueranno a funzionare normalmente.

Chiudono invece per tutti i centri commerciali nei festivi e pre festivi, dunque per i week end, perché considerate zone in cui c’è un alto rischio di assembramento; ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole che si trovano al loro interno.  Chiudono invece in tutto il territorio nazionale corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie. Tutti gli altri negozi restano aperti, nel rispetto delle norme anti Covid vigenti. Si fermano anche i musei e le mostre. La capienza consentita sui mezzi pubblici è stata portata dall’80% al 50%. Per quanto riguarda la scuola c’è un incremento ulteriore della didattica a distanza: si arriva al 100% di Dad per le scuole secondarie di secondo grado e terza media in zona gialla. Ma in Campania, ricordiamo, in virtù di un’ordinanza di De Luca, sono sospese le attività didattiche per tutte le scuole di ogni ordine e grado. 

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