Gricignano (Caserta) – La seconda vittima a Gricignano di questo maledetto virus è Lorenzo Mattioli, 71 anni, da tutti conosciuto in paese con il soprannome di “Coccinella”. Dipendente di una delle prime fabbriche che si sono insediate nella zona industriale di Gricignano, la “Lollini spa”, come operaio metalmeccanico, fece parte di un gruppo di giovani di allora che costituì la frangia operaia dell’allora Partito Comunista, aprendo la sede locale. Quando, dopo pochi anni, la fabbrica chiuse i battenti, Lorenzo si diede da fare creando un’impresa di costruzioni e lavorando principalmente in Toscana dove ha costruito numerosi edifici pubblici portando diverse maestranze locali: uno su tutti lo stadio di Siena. – continua sotto –
Da qualche anno aveva smesso la propria attività, ritirandosi in pensione. Qualche tempo fa aveva avuto un problema di salute ma brillantemente superato. Sempre in piazza la domenica mattina con il suo giornale preferito, “L’Unità”, si intratteneva a discutere di politica e di calcio soprattutto negli anni in cui il figlio Italo Mattioli era diventato un calciatore professionista che debuttò anche in serie A con la maglia del Lecce allenato dal mitico Zeman. Lo stesso Lorenzo in gioventù era stato un buon calciatore dilettante, militando in diverse squadre. Era un arcigno difensore centrale, “stopper” o “libero” come si diceva una volta ma, quando la sua squadra era in svantaggio, si catapultava in attacco affiancando il centravanti per cercare di rimettere a posto le sorti dell’incontro. – continua sotto –
La notizia della sua morte si è subito sparsa in paese lasciando senza parole i tanti amici, e chi scrive era tra questi, che lo conoscevano bene. Questo il ricordo affettuoso su facebook del dottor Andrea Moretti, ex sindaco di Gricignano, a nome dei tanti amici che hanno condiviso con lui momenti di vera amicizia: “Lunedì 9 novembre è stata una giornata molto triste. Il Covid si è portato via il mio amico Lorenzo Mattioli, classe 1949, soprannominato ‘Coccinella’, come tutti noi lo chiamavamo molto affettuosamente. L’amico dei primi calci al pallone in età giovanile, quegli indimenticabili ‘Quattro calci nel villaggio’ – scrive Moretti – L’amico complice di tante risate, battute goliardiche e momenti spensierati, vissuti insieme a tanti altri coetanei come i fratelli Andreozzi, Beniamino e Mario, soprannominato ‘Macchione’. Persona vivace, solare, ironica, ma anche grande e instancabile lavoratore. Alla famiglia tutta, alla moglie, ai figli e a tutti i parenti vanno le mie più sentite condoglianze, sicuro di interpretare un sentimento condiviso di tanti altri amici e coetanei che, come me, lo hanno stimato e voluto bene. Mancheranno a me e a tutti gli altri amici, la tua presenza in piazza, che non passava mai inosservata grazie alle tue battute e al sorriso contagioso, gli sfottò reciproci e l’entusiasmo per la vita, che hai sempre avuto e manifestato anche a questa età. Ciao Lorenzo”. Alla moglie Rosa Galluccio, ai figli Italo, Maria e Carmela e a tutti i familiari le più sentite condoglianze della redazione di Pupia Tv.