Puc Aversa, il “consumo zero di suolo” resterà solo una promessa elettorale?

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Chissà perché, quando ci si trova di fronte alla redazione di uno strumento urbanistico, i politici sembra non perdere il ben dell’intelletto, di soffrire di amnesie, sembrano dimenticare di avere una dignità. A nostro avviso non sempre c’è la stessa motivazione. Spesso, in un settore così tecnico, come è quello in questione, a farla da padrone sono gli addetti ai lavori ai quali i malcapitati e incompetenti amministratori si affidano facendosi, spesso, “fare fessi” a loro insaputa, come si è soliti affermare a mò di scusante in questi ultimi anni, come la famigerata vicenda con casa vista Colosseo dell’ex ministro Scaiola insegna.

A questo scenario non si sottrae, purtroppo e ovviamente, la nostra città dove un farmacista ricopre la carica di sindaco e ben farebbe a mettere accanto a sé un urbanista fidato per farsi almeno spiegare senza prosopopea. Urbanista che, da quanto ci risulta, potrebbe anche esserci e a costo zero. Oltre che ad avere lo stesso obiettivo di consumo suolo zero. Ma il nostro sindaco sembra avere una concezione strana di questo consumo di suolo zero se, a fronte di tanti immobili pubblici vuoti, concede al dipartimento di Ingegneria della Vanvitelli di realizzare brutti capannoni che dovranno ospitare laboratori su standard urbanistici in zone già densamente abitate, dove un po’ di suolo permeabile non farebbe male. Infatti, come ci ricorda Ferdinando Pezzopane del locale Friday For Future: “Ancora una volta dobbiamo constatare che la visione dei decisori politici non solo si scontra con la realtà e viene annullata dalla stessa, ma diventa addirittura serva di quel sistema che aveva giurato di combattere. Un sistema che ha portato la nostra città al quasi totale azzeramento (Aversa è infatti dotata di 1.69mq/ab. di verde quando dovrebbe avere 10mq/ab.) degli spazi verdi a favore delle colate di cemento”.

Un dato che dovrebbe mettere la parola fine ad ogni tipo di discussione o anche di perplessità. Invece, per questo  Puc all’orizzonte sembrano addensarsi nubi perché nessuno ha il coraggio di prendere il toro per le corna. Nei giorni scorsi un duro intervento dell’ex assessore comunista Luca de Rosa: “Questa amministrazione si appresta ad avviare una massiccia cementificazione della città. Riduce il perimetro del centro storico, sblocca le zone G, delegando ai tecnici redattori del Puc la valutazione delle ‘esigenze’. Questo è con chiarezza nelle parole del sindaco e negli scarni e ambigui atti amministrativi prodotti. Il consumo di suolo zero era un pilastro del suo programma. Oggi invece scompare sotto il peso delle ‘esigenze’, lasciate alla valutazione di tecnici e pilatescamente sottratte alla scelta della politica”.

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