Aversa (Caserta) – Piove sul bagnato ad Aversa dove per gli operatori del mercato ortofrutticolo all’oltre anno di chiusura si aggiungono anche guai giudiziari. Una condizione che li ha spinti mercoledì sera a riunirsi sotto i portici della casa comunale chiedendo un incontro con l’amministrazione. – continua sotto –
Il Tribunale di Napoli Nord, infatti, ha rigettato la richiesta di sospensione avanzata da uno degli operatori della struttura di viale Europa dell’ordinanza ingiunzione con la quale il comune chiedeva il pagamento del canone come da contratto. Nello scorso mese di agosto, infatti, l’amministrazione si era attivata per il recupero di canoni non pagati per una somma di poco inferiore ai due milioni di euro. Il giudice Pasquale Ucci, al momento dell’esame della richiesta di sospensione, si era riservato. Dopo quattro giorni ha deciso questa questione preliminare rigettando l’istanza cautelare ritenendo non motivato il pericolo grave e il danno irreparabile per l’operatore del mercato ortofrutticolo in caso di pagamento. – continua sotto –
Il magistrato, inoltre, di fatto, quasi anticipa quella che sarà la sentenza quando afferma che «appare assai dubbia la sussistenza del giudice ordinario considerando che l’opponente, oltre ad affermare la illegittimità della rideterminazione del canone rispetto a quanto originariamente stabilito nel contratto di concessione (che sarebbe questione attinente al rapporto di diritto privato), contesta anche la legittimità della procedura di determinazione del nuovo canone e, soprattutto le modalità di determinazione della tariffa applicata dal Comune di Aversa, lamentando anche la mancata organizzazione di alcuni servizi relativi all’area mercatale». – continua sotto –
Altri operatori, invece, hanno accettato di pagare e hanno anche concordato una rateazione del debito vantato dal Comune di Aversa. E’ il caso di ricordare che, proprio una decina di giorni or sono, i finanzieri della compagnia di Aversa, su disposizione della procura regionale della Campania della Corte dei Conti, sono stati negli uffici della casa comunale per raccogliere, tra le altre cose, anche documentazione relativa alla mancata riscossione dei canoni previsti dai contratti di assegnazione delle «paranze» (come vengono chiamati gli spazi all’interno del mercato ortofrutticolo).