In Irpinia un uomo di 56 anni è stato arrestato con l’accusa di aver violentato più volte la figlia, appena 13enne. Una storia di degrado e abusi consumati a Summonte, piccolo centro dell’Avellinese, tra le mura della casa nella quale la ragazzina viveva con i genitori e i fratelli. Le manette sono scattate al termine delle indagini della Procura di Avellino, eseguite dai carabinieri del comando provinciale, e partite dalla segnalazione di un’ex insegnante della ragazzina.
Alcuni mesi fa l’adolescente, vittima anche di altre violenze e vessazioni, si era presentata negli uffici comunali del suo paese, spogliandosi completamente di fronte agli impiegati e al sindaco. Probabilmente si trattava del suo grido d’aiuto e il primo cittadino lo raccolse attivandosi con i servizi sociali per capire cosa stesse accadendo alla ragazzina e ai suoi familiari. A seguito di questa iniziativa il sindaco aveva anche subito un tentativo di aggressione. Poi la segnalazione dell’insegnante, preoccupata per i silenzi della ragazzina, e l’arresto del padre.