I carabinieri della compagnia di Palmi e dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria hanno arrestato nella serata di ieri, a Sant’Eufemia d’Aspromonte, il latitante Rocco Graziano Delfino, 34 anni, considerato elemento di spicco della cosca Alvaro di Sinopoli. Era latitante dal 2017 quando si era sottratto a un ordine di esecuzione di una pena definitiva di 12 anni di carcere per traffico di stupefacenti. – continua sotto –
L’uomo era ricercato anche in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei suoi confronti dal Gip di Reggio Calabria per associazione mafiosa nell’ambito dell’operazione “Eyphemos”. Delfino, già sottoposto agli arresti domiciliari, si era sottratto all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria che lo aveva condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione e a un’altra ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria per associazione mafiosa poiché ritenuto elemento di spicco della cosca Alvaro di Sinopoli. – continua sotto –
Come appartenente al “locale” di ‘ndrangheta di Santa Eufemia d’Aspromonte e in particolare alla frangia mafiosa riferibile a Domenico Laurendi, avrebbe preso parte a riunioni di ‘ndrangheta per discutere dell’affiliazione o dell’attribuzione di doti di ‘ndrangheta ai sodali e con il compito di fornire informazioni agli affiliati. Anche alla luce del suo stato di latitanza, la Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Reggio Calabria, nel marzo 2020, aveva emesso un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti, per l’esecuzione di una pena definitiva di 12 anni, 2 mesi e 25 giorni per vari reati contro il patrimonio, rapina, traffico di sostanza stupefacente, porto abusivo di armi ed altro. – continua sotto –
I militari dell’Arma, dopo numerosi servizi di appostamento in un’area impervia e poco accessibile, sono riusciti a individuare Delfino all’interno di un casolare in una zona montana di Sant’Eufemia d’Aspromonte e, dopo aver cinturato l’area, lo hanno sorpreso in compagnia del fratello e di un altro parente, entrambi arrestati con lui per concorso in favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena. Il latitante era in possesso di una pistola calibro 6,35 con matricola abrasa munita di due caricatori e 11 colpi, una carta di identità e una patente di guida entrambe falsificate e alcune ricetrasmittenti verosimilmente utilizzate dalla rete di favoreggiatori. I tre arrestati sono stato rinchiusi nella casa circondariale di Palmi. IN ALTO IL VIDEO