Un terremoto di magnitudo 6,4 sulla scala Richter è stato registrato nella zona centrale della Croazia, colpita solo ieri da una scossa di magnitudo 5,2. L’epicentro è stato localizzato intorno a Petrinja, una cinquantina di chilometri a sud di Zagabria, una regione già colpita ieri da scosse sismiche, dove una ragazzina di 12 anni è morta sotto le macerie. Stando ai media locali, a Petrinja tra gli edifici crollati vi sarebbero il locale ospedale e un asilo. – continua sotto –
Scossa avvertita anche in Italia, fino a Napoli – La scossa è stata avvertita distintamente nei Paesi vicini, come Bosnia e Slovenia, ma anche in Italia. La Croazia dista poco meno di 50 chilometri da Trieste e poco più di 200 chilometri di mar Adriatico dalle coste delle Marche. Il sisma è stato avvertito chiaramente in gran parte del Nord-Est dell’Italia, fino anche al Ravennate, a Bolzano e a nord di Napoli. Paura in alcuni quartieri del capoluogo campano, dove ai piani alti delle abitazioni delle zone collinari i lampadari hanno oscillato a lungo. In Veneto sono diverse le segnalazioni giunte ai Vigili del Fuoco che al momento però non registrano danni a cose o strutture. – continua sotto –
Sindaco: “Come a Hiroshima” – Il sindaco di Petrinja, Darinko Dumbovic, ha parlato di totale distruzione. “La situazione è come a Hiroshima”, ha detto. Ingenti danni materiali anche a Sisak, poco distante da Petrinja, dove vengono segnalati numerosi feriti. La popolazione impaurita si è riversata sulle strade e in luoghi all’aperto. I media regionali parlano di gravi danni a Petrinja, con edifici crollati, interruzione di elettricità e linee telefoniche. Il terremoto è stato avvertito in tutta la Croazia ma anche in Serbia e Bosnia-Erzegovina. Il centro di Petrinja sarebbe stato completamente distrutto dalla scossa. L’Esercito croato è stato mobilitato per fornire assistenza alle popolazioni della Croazia centrale. Stando ai media regionali almeno 300 militari sono partiti per Petrinja, dove si sono registrati i danni maggiori. Il premier croato Andrej Plenkovic ha parlato al telefono con la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, che ha promesso aiuti urgenti da parte dell’Unione. “Siamo pronti ad fornire aiuto, ho pregato il commissario Janez Lenarcik di recarsi in Croazia non appena la situazione lo consentirà”, ha detto von der Leyen, come riferito dai media locali. – continua sotto –
Blackout a Zagabria, fermata centrale nucleare in Slovenia – Terrore e blackout nella capitale croata. E per precauzione è stata fermata la centrale nucleare di Krsko in Slovenia. La Croazia centrale è stata poi attraversata da uno sciame di altre scosse minori, la più forte delle quali è stata alle 13.34 di magnitudo 4.5, con epicentro 14 chilometri da Sisak, cittadina non lontana da Petrinja. – continua sotto –
Protezione Civile Friuli Venezia Giulia: “Pronti a partire” – “Abbiamo attivato immediatamente un collegamento con il dipartimento nazionale della Protezione civile. Nel caso si ravvisasse la necessità di dare supporto alle zone maggiormente colpite dal sisma, le nostre squadre sono pronte a partire”. Così in una nota il vicegovernatore con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, a seguito della forte scossa di terremoto delle 12.26 con epicentro a sud di Zagabria (Croazia) e avvertita anche in Friuli Venezia Giulia. Il sistema della Protezione civile regionale è in stato di preallerta, specifica Riccardi, che ha parlato con il capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, a sua volta in contatto con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, manifestando prontezza a partire in aiuto alla Croazia. “Il centralino del numero unico dell’emergenza ha già ricevuto oltre 150 chiamate in un’ora a seguito della scossa avvertita nella nostra regione”, fa sapere il vicegovernatore. E conclude: “Al momento non sono stati segnalati danni a persone o cose nella nostra regione”. – continua sotto –
Marsilio: “Regione Abruzzo a disposizione” – “Il terribile terremoto che ha colpito la Croazia riporta alla memoria di noi abruzzesi i tragici giorni vissuti nel recente passato. Per questo motivo i sentimenti di vicinanza con le popolazioni croate, che esprimo a nome personale e dell’intera giunta regionale abruzzese, sono sentiti e sinceri”. Così in una nota il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. “In un momento già difficile a causa della pandemia la gente croata viene messa nuovamente a dura prova – conclude Marsilio – La Regione Abruzzo è a disposizione tramite l’Agenzia regionale di Protezione civile a intervenire per dare ogni supporto utile, con i propri uomini e mezzi, attraverso le competenze che sono state acquisite nel corso di questi anni”. IN ALTO IL VIDEO