Carinaro (Caserta) – Quella sul “No al Biodigestore”, approvata dalla maggioranza Affinito nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, è una delibera “inutile”. A sostenerlo è il consigliere indipendente Stefano Masi che respinge al mittente le accuse lanciate dall’amministrazione guidata dal sindaco Nicola Affinito dopo la seduta consiliare dello scorso 4 dicembre, con all’ordine del giorno la questione dell’impianto di biometano da Forsu (frazione umida dei rifiuti), o biodigestore, che dir si voglia, che una società torinese, la “Ambyenta Campania”, intende realizzare nella zona industriale Asi “Aversa Nord”, sul territorio di Gricignano, quindi nei dintorni di Carinaro e altri centri confinanti come Teverola e Marcianise. Comuni, questi, che hanno manifestato all’unisono il proprio “No” all’impianto. – continua sotto –
Da parte sua, la maggioranza Affinito, seppur Carinaro non sia direttamente interessata sul parere urbanistico, che è invece chiamata ad esprimere la vicina Gricignano, ha sottoposto al Civico consesso una proposta di delibera che sancisce un chiaro no politico al biodigestore. Proprio su questo punto la maggioranza, tramite l’assessore all’Ambiente, Serena Marino, ha accusato l’opposizione «di voler speculare e fare pura demagogia su un argomento di così grande importanza per la salute pubblica», adducendo «scuse per mancati avvisi istituzionali» o «mancato coinvolgimento diretto della compagine di minoranza» per non votare la delibera (leggi qui). – continua sotto –
Dopo la durissima replica della capogruppo del Pd, Annamaria Dell’Aprovitola (leggi qui), anche il consigliere Masi respinge al mittente le accuse della maggioranza che definisce «mendaci». «Definire demagogico e speculativo il comportamento assunto dai gruppi delle minoranze in Consiglio, colpevoli, secondo l’accusa, di non aver voluto esprimere il proprio “No” all’insediamento di un Biodigestore sul confinante territorio di Gricignano, è una volgare accusa di chi, con sfacciata impudenza, è abituato a “rigirare le frittate”, come ci insegna la recente vicenda della nota variante urbanistica. Per quel che riguarda il mio pensiero sul Biodigestore a parlare sono tutte le note ufficiali inviate alla stampa, e, soprattutto, i miei interventi fatti nei Consigli comunali del 30 novembre e del 4 dicembre, indelebilmente scolpiti nelle registrazioni delle due sedute consiliari disponibili su Youtube: posizioni nette e senza equivoci sulla mia ferma contrarietà alla nascita di questo impianto. Inoltre, giusto per esser chiari, ho fornito un contributo anche ai lavori della commissione ambiente, tenutasi mercoledì 2 dicembre, contributo totalmente ignorato dalla maggioranza». – continua sotto –
Perché queste polemiche? «Ricevuta la notizia – spiega Masi – dell’avvio dell’iter amministrativo per la realizzazione del Biodigestore, la maggioranza ha ben pensato di agire in totale autonomia, escludendo di fatto il Consiglio comunale da una vicenda di grande rilevanza. Tant’è che se la notizia è stata resa pubblica lo si deve al sottoscritto che ne ha dato comunicazione alla stampa, denunciando l’assordante silenzio dell’amministrazione e ricordando, tra l’altro, che la legge imponeva la pubblicazione dell’avvio del procedimento all’albo pretorio per informare la città. Così, dopo quasi un mese di silenzio, l’amministrazione si è presentata in Consiglio comunale con due differenti proposte di delibera, di cui una neanche poi discussa, perché la maggioranza intendeva relegare l’argomento a miseri 15 minuti. Si è così giunti al Consiglio del 4 dicembre nel quale l’amministrazione, dopo aver informato di aver già fatto presentare le osservazioni al tecnico comunale, ci chiedeva un voto unanime su un testo inutile, del tutto generico e che, quindi, lasciava carta bianca alla maggioranza. Era possibile votare un testo del genere? È così che si chiede il coinvolgimento dell’intera Assise consiliare? Merita questa amministrazione, dati anche tutti i pregressi, che le minoranze, totalmente estromesse nell’ultimo mese, firmassero una cambiale in bianco? No, mi dispiace, non era assolutamente possibile». – continua sotto –
E non era possibile, sottolinea Masi, «non solo per i pregressi più risalenti e che non lasciano ben sperare, ma perché solo pochi giorni prima l’amministrazione aveva predisposto una delibera (quella non votata per mancanza di tempo) nella quale veniva chiesto di delegare l’ingegner Ferriello a rappresentarci in Conferenza dei Servizi, dandogli, per di più, carta bianca. Ho fatto presente che, a mio avviso, era opportuno tenere fuori Ferriello da questa vicenda, in quanto già attore principale di una vicenda analoga nella vicina Gricignano, vicenda che aveva determinato addirittura lo scioglimento di quella amministrazione. Ho ricordato che, inoltre, proprio di recente, l’applicazione da parte del predetto funzionario delle norme del Codice dell’Ambiente fossero state al centro di polemiche consiliari non di secondo rilievo. Non era, insomma, la persona sulla quale puntare per riunire tutto il Consiglio comunale in una battaglia a tutela dei nostri territori. Mi sono permesso, pertanto, prima attraverso uno scritto inviato alla commissione ambiente (prot. n. 11241 del 2 dicembre 2020) e, poi, in Consiglio comunale, di chiedere alla maggioranza di incaricare un professionista di livello assoluto per lo studio del progetto presentato, affinché fossero presentate delle osservazioni compiute e per la rappresentanza dell’Ente in Conferenza dei Servizi. Questo mio suggerimento, sposato anche dal gruppo del Pd, è stato totalmente ignorato: non solo non è stato inserito nel corpo della delibera, sebbene la richiesta fosse giunta anche alla competente commissione, ma non si è voluto neanche approvare un piccolo emendamento durante i lavori consiliari. Bastava davvero poco alla maggioranza per mettere tutti d’accordo, ma si è preferita la corsa in solitaria, come d’altronde l’amministrazione ha già dimostrato di preferire sin dall’inizio di questa vicenda». – continua sotto –
«È questo il modo di unire il paese in una battaglia così importante? È questo il modo di coinvolgere le forze di opposizione? Perché si voleva che ci accodassimo alla maggioranza, senza discutere e senza poter contribuire? Perché si è preteso che ci fidassimo dei buoni sentimenti dell’assessore al ramo e della parola del sindaco?», si chiede il consigliere indipendente, sottolineando: «Mi dispiace ma proprio non potevo: per quel che mi riguarda, in termini di fiducia cieca, a questa maggioranza ho già dato! Nel Consiglio di venerdì ho più volte ribadito, a chiare lettere, che se nella delibera posta in votazione fosse stato aggiunto il formale impegno di servirsi del parere di un esperto di altissimo profilo, avrei votato a favore, nonostante tutte le riserve che avevo circa i comportamenti e le azioni messe in campo dall’amministrazione sulla vicenda Biodigestore. Invito, perciò, tutta Carinaro ad andare a riguardare le immagini del Consiglio. La maggioranza, invece, pur avendo condiviso la mia proposta sulla necessità di ricorrere ad un esperto qualificato, si è rifiutata di inserire questo impegno nel corpo della delibera. Un atteggiamento incomprensibile, ostile e presuntuoso e che, se perpetrato, porterà l’amministrazione molto presto ad andare a sbattere». – continua sotto –
Di fronte a quello che definisce «un inspiegabile atteggiamento di ostinata chiusura della maggioranza», Masi ritiene che il suo voto di astensione sia stato frutto di un grande senso di responsabilità, assunto nei confronti del paese e non di una Amministrazione che, ancora una volta, ha dimostrato non solo tutti i suoi limiti di “capacità” nel governo della Città, ma anche una consueta dose di arroganza». «Certamente, sul problema del Biodigestore, anche alla luce dei contenuti della nota con cui ha attaccato l’opposizione con false accuse, la maggioranza – conclude il consigliere indipendente – parlerà e si muoverà non a nome di tutta la città, ma a nome di una sola parte».