Covid, Italia tutta “rossa” per le festività? Governo valuta nuova stretta

di Redazione

Si va verso una nuova stretta delle misure anti-Covid in Italia per Natale e Capodanno, ovvero nei giorni festivi e prefestivi nel periodo che va da Natale all’Epifania. Tra le ipotesi c’è anche una sorta di “zona rossa nazionale”, sul modello adottato della Germania di Angela Merkel. È quanto emerge dal vertice di Palazzo Chigi, al quale hanno preso parte il premier Giuseppe Conte, i capi delegazione di maggioranza, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e alcuni esponenti del Comitato tecnico scientifico. A chiedere misure che possano arrivare fino a una sorta di lockdown per le feste è proprio il Cts. Una necessità, è stato spiegato dai tecnici, legata all’impossibilità di un controllo capillare del territorio per scongiurare assembramenti e spostamenti, e da dati ancora “preoccupanti”, con un’incidenza dei nuovi casi ancora troppo alta. – continua sotto – 

14 dicembre: In Italia 12.030 nuovi casi e altri 491 decessi – In Italia ci sono 12.030 nuovi casi di coronavirus a fronte di 103.584 tamponi effettuati (mentre il giorno precedente l’incremento era stato di 17.938 su 152.697 tamponi). Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 491 decessi (contro i 484 di domenica) per un totale, da inizio emergenza, che sale a 65.011. In terapia intensiva sono ricoverati 3.095 pazienti (-63). La Regione più colpita è il Veneto con 2.829 nuovi casi. – continua sotto – 

“Zaia: Su assembramenti possibili decisioni Governo” – “Abbiamo ascoltato le diverse posizioni dei sindaci: coi primi cittadini ci sentiremo ancora nelle prossime ore. Il confronto proseguirà e si deciderà a livello nazionale, perché ci sembra di capire che potrebbero esserci decisioni del Governo, in modo da essere completamente allineati”. Lo dice il Presidente del Veneto Luca Zaia dopo gli assembramenti nel fine settimana.  “Le posizioni dei sindaci sono sicuramente improntate alla responsabilità, però variegate come approccio. – conclude – Si tratta ora di capire se sarà mai possibile una sintesi”. – continua sotto – 

Sileri: “Se il 40% della popolazione non si vaccina sarà necessario l’obbligo” – Lo ha sottolineato il viceministro della Salute, nel corso di un’intervista televisiva. “Non possiamo permetterci che il virus continui a circolare. Se oggi c’è qualche No Vax, qualche persona secondo cui il vaccino non serve dopo 60-70 mila morti, e a mio avviso saranno ancora di più fino a quando si arriverà a una protezione di gregge, mi dispiace per lui”, ha aggiunto.  – continua sotto – 

Proposta San Marino: “Chi non vuole vaccino paghi le cure” – È la proposta del segretario di Stato per la Sanità e la Sicurezza Sociale Roberto Ciavatta, su cui il governo sammarinese sta ragionando e prenderà in breve tempo una decisione. A differenza di quanto succede in Italia nella piccola Repubblica non sono previste limitazioni durante le imminenti festività.

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