Gricignano, “No al Biodigestore”: Caiazzo parla dei rischi per il territorio

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – Un impianto che tratta rifiuti e che produce altri rifiuti, nello specifico una percentuale di compost di dubbia destinazione, quindi lontano dall’idea di futuro sostenibile. Non solo: sfruttamento della falda acquifera, impatto su viabilità e trasporti, rischio dissesto idrogeologico e preoccupazioni sulla sicurezza dovuti alla presenza di una gigantesca “bombola di gas”. E, non ultimo, il fatto che non serve al territorio. – continua sotto – 

Parliamo di quanto emerso dalla relazione tecnica sull’ormai famigerato “biodigestore” per il trattamento di rifiuti umidi e la produzione di gas metano che la società “Ambyenta Campania” ha chiesto di realizzare nella zona industriale di Gricignano, al confine con Carinaro, Teverola e Marcianise. Relazione curata dall’ingegner Girardi, tecnico incaricato dai comuni di Gricignano e Marcianise, e che è stata illustrata davanti alle telecamere di Pupia dal vicesindaco e assessore all’Ambiente di Gricignano, Anna Michelina Caiazzo. – continua sotto – 

A pochi giorni trascorsi da un acceso dibattito in Consiglio Comunale tra maggioranza e opposizione, caratterizzato dalla manifestazione pacifica del Comitato #NoBiodigestore in piazza, e in vista della ulteriore seduta consiliare, in programma lunedì 21 dicembre, alle ore 10, quando sarà approvata la modifica dell’articolo 50 del regolamento edilizio comunale per limitare l’insediamento di alcune categorie di industrie insalubri sul territorio, Caiazzo spiega quanto fatto e quanto finora intende fare l’amministrazione gricignanese per scongiurare la realizzazione dell’impianto, sottolineando che questa è “una battaglia di tutti”, non solo dei politici ma di tutti i cittadini di Gricignano e dei comuni limitrofi. IN ALTO IL VIDEO 

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