Sant’Arpino (Caserta) – “Questo Natale a Sant’Arpino noi cittadini abbiamo avuto in regalo il manuale del perfetto leccaculo, un racconto scritto a più mani dai consiglieri di maggioranza, che invece di dare risposte concrete con documenti alla mano, preferiscono ancora una volta dilettarsi nell’adulazione del professore sindaco che non sa contare”. Lo afferma Iolanda Boerio, consigliera di minoranza a Sant’Arpino, che continua: “Ci aspettavamo dati visionabili per colmare le tante lacune sul bilancio immotivate e fuorvianti, che ci hanno costretti inevitabilmente all’astensione in attesa di risposte, ma i consiglieri invece di fornire i dettagli delle somme nello schema di bilancio, che variano e non vengono motivate, hanno preferito ancora una volta buttare fumo”. – continua sotto –
“Dilatare i tempi per interessi personali – sottolinea Boerio – pare sia l’unica capacità riportata nel manuale del perfetto leccaculo, infatti, in attesa di nuove ‘candidature per il bene della collettività’ come da loro dichiarato nell’ultimo comunicato, dove emerge il solo interesse alla poltrona, si rinvia tutto. Rinviati i fondi del bando dei fitti, arrivati molto tempo prima dalla Regione e distribuiti velocemente da tutti i comuni tranne che dal nostro. Rinviata … anzi evitata, la risposta alle richieste di delucidazioni in merito all’arrivo e alla distribuzione dei fondi statali da destinare ai bisognosi in difficoltà per il covid-19, affinché non ci fossero favoritismi. Rinviato da loro stessi anche il punto sul cimitero durante il Consiglio comunale, con una documentazione priva di chiarezza e piena di errori, che nasconde poco velatamente un’incapacità nel produrre dati consultabili, o ancor peggio che racconta uno scenario che non accontenta ancora tutti i soggetti interessati”. – continua sotto –
“La maggioranza – sostiene ancora la consigliera di opposizione – continua a parlare di umanità e di cristianità, ma noi tutti sentiamo solo parole non supportate dai fatti. Questa amministrazione non solo lascia i cittadini soli nel momento del bisogno, ma ha anche dimostrato durante il lockdown che quando le iniziative partono dal basso non sono gradite. Solo per citare qualche esempio, quando con le associazioni, gli imprenditori, i volontari e le sarte, abbiamo prodotto e donato gratuitamente i dispositivi di protezione individuale per grandi e bambini, non solo non abbiano avuto appoggio dall’ente, ma abbiamo anche registrato azioni volte ad ostacolare un’iniziativa a sostegno di tutta la comunità. Da notare che siamo ancora in una situazione emergenziale, sia dal punto di vista sanitario che economico, è l’unica cosa che sindaco e consiglieri di maggioranza sanno dichiarare è che si ricandideranno, siamo alla frutta…ed è pure marcia!”.