Aversa, il “rischio” dei brindisi natalizi: Golia convoca rappresentanze commercianti

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Decine e decine di giovani e meno giovani che ingombrano le strade centrali della città. Ad Aversa ci sono dei locali topici, tra i tanti della movida, che nei giorni del 24 e 31 dicembre, alla vigilia di Natale e a San Silvestro vengono praticamente preso d’assalto da chi vuole vivere il rito del brindisi divenuto oramai una tradizione che va avanti da una decina di anni. Sono talmente tanti i partecipanti che le strade centrali della città vengono praticamente bloccate da assembramenti. In via Roma, al Seggio, nella zona del Vescovado sono decine e decine i giovani che, calice in mano, intendono salutare il Natale e l’anno nuovo con gli amici, in compagnia. Un rito che quest’anno, in piena pandemia da Covid, sarà praticamente impossibile rinnovare. Anche se sono in molti a credere che, sebbene in maniera ridotta, la consuetudine verrà rispettata anche questa volta. – continua sotto – 

Proprio per questo il sindaco Alfonso Golia si sta già attrezzando. «Il 24 e il 31 dicembre i negozi saranno aperti per cui non credo sia il caso di emettere ordinanze restrittive per non far frequentare alcune strade o piazze di Aversa. Però, anche alla luce dello shopping natalizio, credo che convocherò i rappresentanti delle categorie commerciali perché in un momento particolare come quello necessita collaborazione proprio per evitare provvedimenti restrittivi. Ricordiamo, comunque, che le attività di somministrazione non possono fare altro che asporto essendo vietato consumare cibi e bevande in strada». – continua sotto – 

«Vedo – ha dichiarato da parte sua Francesco Cantone, titolare del noto locale “Belli di Mamma” – una situazione tristissima rispetto agli altri anni. Noi saremo aperti dalle 10 alle 18, non si potrebbe consumare in strada, ma credo che in quei due giorni particolari si consumerà lo stesso. Del resto lo hanno fatto già in questi giorni, basta girare per la città per vedere che questo tipo di divieto non viene rispettato in maniera categorica». «Non possiamo nascondeci, – ha continuato il giovane imprenditore – il problema esiste, è tragico, ma la gente ha voglia di uscire e di reagire ed è per questo che ipotizzo molta gente in strada in quei due giorni particolari. Credo che non ci saranno controlli di sorta tenuto conto del momento particolare». – continua sotto – 

«Ci saremo, anche se – ha dichiarato Mario G., 24enne, frequentatore abitudinario della movida aversana – non con lo spirito delle altre volte e cercando di non fare assembramento. Del resto, se le cose rimarranno così come sono adesso, nessuno mi vieta di comprare il mio calice di bollicine e poi di berlo una volta in strada. Mica si può pretendere che io posa portarmelo a casa? Questo soprattutto se tutti noi staremo attenti a non creare assembramenti particolari. Vogliamo divertirci e non creare rogne a noi e agli altri con multe o richiami, soprattutto in giorni particolari come la vigilia o l’ultimo dell’anno. Credi che anche le forze dell’ordine saranno più buone in quel momento che vorremmo non tanto di festa, ma di speranza».

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