Aversa (Caserta) – Il Comitato don Peppe Diana ed il presidio territoriale di Libera “Attilio Romanò e Dario Scherillo” di Aversa plaudono alla delibera approvata all’unanimità dalla giunta comunale presieduta dal sindaco Alfonso Golia. Per la prima volta, l’Amministrazione si dota di indirizzi programmatici per l’uso sociale dei beni confiscati con precise indicazioni per gli uffici e le Commissioni consiliari. – continua sotto –
“Con la decisione di oggi, si segna una data storica del riutilizzo sociale dei beni confiscati”, si legge in una nota di Comitato Don Diana e Libera, in cui viene spiegato: “Già nei mesi scorsi era stata avviata una proficua interlocuzione per poter arrivare a questo risultato che vede la salvaguardia e la valorizzazione dei beni confiscati sul territorio comunale con l’importante coinvolgimento del Terzo Settore. I beni confiscati saranno introdotti nel Piano sociale di zona ed è stato dato mandato ai dirigenti degli uffici competenti di avviare tutti gli iter necessari alla ristrutturazione degli immobili confiscati evitando che il deterioramento possa comprometterne il riutilizzo. I beni confiscati entrano così, grazie all’interessamento della rete associativa che ha visto anche la partecipazione del Masci Aversa 2 e delle associazioni Patatrac e AversaLab, a pieno titolo nel lavoro di riqualificazione strutturale, sociale e di servizi della comunità aversana”. – continua sotto –
“Un plauso – continuano i due sodalizi – va certamente alla tenacia di chi ci ha creduto fin dall’inizio e alla sensibilità del sindaco Golia che già nel 2019, presso il bene di via Gramsci in occasione di una tappa del Festival dell’Impegno Civile promosso dal Comitato don Peppe Diana e da Libera, assicurò alla presenza del nostro caro compianto amico Valerio Taglione che questo risultato sarebbe arrivato”.